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Settimana Pippo Delbono: proiezioni cinematografiche

Evento segnalato da
Pippo Delbono (Foto dal sito ufficiale)
Pippo Delbono (Foto dal sito ufficiale)
Data: da Lun. 24 a Mer. 26 marzo 2014
Dove: Multisala Astra, Corso Buonarroti, Trento
Note: ingresso euro 5

Proiezioni cinematografiche nell'ambito della Settimana Pippo Delbono:

Lunedì 24 marzo 2014, ore 19.00
GRIDO
Italia · 2006 · 65'
Pippo frequenta Economia e Commercio all'Università; la madre gli diceva che doveva trovare un lavoro vero e una bella ragazza, come tutte le persone “normali”. Ma Pippo non desidera la vita noiosa, di routine, che i genitori volevano imporgli, così entra nell'Aeronautica militare, ma capisce che anche lì le regole non fanno per lui. La libertà la trova sulla scena, perché lo scricchiolio del palco è vero, le voci alterate dall'ampio spazio del teatro tornano indietro come echi leggeri, non sono mai spaventevoli, ma accarezzano l'udito, ti rendono sicuro di te.
Questa è la vera storia di Pippo Delbono, attore e regista (Grido è il suo secondo lavoro cinematografico). Metà piéce e metà documentario, Grido racconta l'incontro con Bobò, protagonista di sei spettacoli del regista. Il grido è quello che non uscirà mai dalla sua bocca (Bobò è sordomuto); è il grido dei reietti, degli emarginati, ai quali basterebbe “l'abbraccio adulto in un silenzio scenico visibile”, come canta Paolo Conte nel brano che scorre sui titoli di coda.
«Questo film – scrive Pippo Delbono – nasce dalla necessità di raccontare un'esperienza che che mi ha trapassato la vita. Una lavorazione di due anni per estrarre l'essenza di una storia molto più lunga. Non volevo e non potevo scrivere una sceneggiatura, nè inventare i personaggi. La storia era presente lì, come le persone, vive. E insieme a questo c'è il mio desiderio di cercare nel linguaggio del cinema, la libertà del volo, dell'irreale, del sogno e della poesia. Senza perdere la coscienza della verità.

Lunedì 24 marzo 2014, ore 21.00
AMORE CARNE
Italia, Svizzera · 2011 · 75'
Nel corso dei viaggi, la piccola camera o il telefonino di Pippo Delbono catturano momenti unici, incontri ordinari o straordinari. Da una camera d’albergo a Parigi ad un’altra a Budapest, i percorsi intrecciano un tessuto del mondo contemporaneo. Insieme a tutti questi testimoni, alcuni famosi, altri no, che dicono o danzano la loro visione dell’universo.
A volte la camera agisce di nascosto. A volte riprende gli attimi che precedono una catastrofe – come il terremoto de L’Aquila. Oppure il dopo, come a Birkenau. Gli incontri (con sua madre, gli amici, gli estranei) sono altrettante immagini del mondo di ieri, di oggi, di domani. Un mondo che qualcuno racconta attraverso la musica (come il compositore e violonista Alexander Balanescu) o il gesto (come Marie-Agnès Gillot, danzatrice étoile de l’Opera di Parigi), oppure attraverso le parole (come l’attrice Irène Jacob) o il silenzio (come Bobò, lo storico attore sordomuto di Delbono, o come l’artista Sophie Calle e l’attrice Marisa Berenson). Da un’immagine all’altra, da un testo all’altro, da uno spazio all’altro, la camera ci parla dell’amore. Della poesia. E della carne.  Con ciò che comporta di passione, ombra, dolore, tragedia e umorismo.
«Un viaggio tra un’esperienza di morte e un desiderio di vita, – scrive il regista – un viaggio che ho fatto portando con me un telefonino e una piccola camera, mezzi leggeri che mi hanno permesso di guardare e di essere guardato. Di usare la camera come un movimento degli occhi. Gli occhi che guardano camminando, si fermano, rallentano, cercano, sono insicuri, scoprono. C’è la memoria ancora presente di una carne malata ferita ma c’è anche il mio desiderio di trasformare la ferita in una nuova linfa. C’è il desiderio degli altri, il bisogno degli altri, c’è il mio cercare di cogliere con la camera quegli attimi irripetibili, veri. C‘è il desiderio di raccontare attraverso un cinema che non vuole documentare la realtà ma guardarla diventare sogno, poesia. Per cercare quelle linee segrete che uniscono le cose che non capiamo. Per scoprire sceneggiature nascoste, trame nascoste che stanno dietro all’apparente casualità delle cose.»

Mercoledì 26 marzo 2014, ore 18.00
INCONTRO CON PIPPO DELBONO

Mercoledì 26 marzo 2014, ore 19.00
SANGUE
Italia, Svizzera · 2013 · 92'
Siamo alla fine del 2011 e Pippo Delbono e Giovanni Senzani, ex leader delle Brigate Rosse da poco tempo uscito di prigione, decidono insieme di tornare sul loro rapporto con la violenza, con i sogni di rivoluzione, con il mondo d’oggi e l’Italia in rovina. Per un libro, o un film…
Ma, quasi che la realtà si facesse beffe dei loro progetti, la morte li sorprende. Pippo accorre al capezzale della madre malata, fervente cattolica nonché ex maestra elementare che detestava i comunisti. Intanto Anna, dopo aver pazientemente atteso che il marito Giovanni scontasse i suoi 23 anni di carcere, si ammala a sua volta.
Nonostante i loro sforzi, le due donne muoiono a tre giorni l’una dall’altra. Pippo e Giovanni si ritrovano improvvisamente orfani, indifesi, smascherati. Intanto L’Aquila, la città sfigurata dal terremoto e svuotata dei suoi abitanti, la città delle promesse e delle campagne politiche, oggi solitaria e anch’essa orfana, abbandonata, attende che qualcuno, finalmente, la riporti in vita.


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