Regia di Myroslav Slaboshpytskiy, Ucraina 2014, 130’ / con Alexander Dsiadevich, Alexander Osadchiy, Alexander Panivan, Alexander Sidelnikov.
Sergey, un ragazzo sordomuto, arriva in un convitto specializzato dove da subito si ritrova costretto a sottostare ai riti della banda che controlla l’istituto e che traffica in loschi affari e prostituzione. Dopo essere riuscito a scalare le gerarchie, si innamora di Anna, che sogna di fuggire dall’Ucraina. Ma questo significherà infrangere le leggi della tribù. Se The tribe ha stravinto il Grand Prix e il Prix Révélation a Cannes è perché è un’opera di una potenza a tratti sconvolgente, capace di raccontare con il linguaggio dei segni e con una incredibile forza espressiva la lotta per inseguire il proprio destino.