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Mr. Gaga

Evento segnalato da Teatro Comunale di Pergine
- (Foto dal sito ufficiale)
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: Ven. 21 ottobre 2016
Dove: Teatro Comunale, Piazza Garibaldi 5, Pergine Valsugana (Tn)
Orario: ore 16 e 20.45

Mr. Gaga, il film sul genio della coreografia Ohad Naharin, rimasto senza distribuzione, trentina arriva al Teatro di Pergine venerdì 21 ottobre ore16 e 20.45.

È una tecnica, o meglio un'anti-tecnica, una via di fuga per il corpo, per liberarlo e per rilasciare le sue zone atrofizzate. Nato dall'esigenza di comunicare coi suoi ballerini, il gaga è un metodo elaborato negli anni Ottanta da Ohad Naharin, coreografo israeliano che ha fatto del proprio corpo uno strumento narrativo, un corpo refrattario alla forza di gravità e compreso nello spazio.
Nato in Israele nel 1952 e cresciuto in un kibbutz a fianco del suo gemello, affetto da autismo e per cui 'inventa' un vero e proprio linguaggio del corpo, Ohad Naharin è uno degli emblemi culturali della sua nazione. Artista magnifico, incarna il dinamismo della creazione israeliana nel mondo, realizzando la felicità aerea del movimento e la grazia della vita che danza. Capo fila della danza contemporanea israeliana, è direttore della Batsheva Dance Company, scrive col corpo una partitura nervosa, un movimento permanente guidato dalle sue suggestioni, un esercizio ginnico che si purifica diventando passo.
Oggetto dello straordinario documentario di Tomer Heymann, il gaga aiuta professionisti e dilettanti a conoscere le proprie abitudini fisiche, ad ascoltare le proprie sensazioni, a interpretarsi e a interpretare. Perché per Naharin l'interpretazione viene prima della tecnica. In accordo col suo stile, comandare un movimento al corpo ed emergere un'idea, Tomer Heymann esprime la sua, trasformando la vita di Naharin in rappresentazione. Documenta, testimonia, mette in scena e conserva traccia e memoria del suo vissuto, pescando nei super 8 la nonna-ballerina e la moglie étoile della modern dance (Mari Kajiwara). Il risultato è appassionante, una storia familiare e universale insieme che sorprende e coinvolge anche spettatori lontanissimi dal mondo della danza e dai suoi 'personaggi'. Dentro quelle immagini c'è un patrimonio artistico e biografico formidabile che produce un documentario creatore dello spettacolo e spettatore dell'esibizione.
Assemblando e alternando immagini di archivio, registrazioni di spettacoli, interviste e brani dei cosiddetti home movies, Heymann (ri)costruisce il ritratto di un uomo e risale alle radici della sua danza. Girati con un senso sorprendentemente maturo dell'inquadratura, i filmini di famiglia scorrono l'infanzia, la spensieratezza della ricreazione giovanile, le ore buie dell'arruolamento e della guerra del Kippur, rivelando l'artista che ha innamorato (tra gli altri) Martha Graham e Maurice Béjart. Amanti traditi perché Ohad Naharin ha una personalità irrequieta e anticonformista che sa cosa vuole ma soprattutto quello che non vuole.
Dotato di una capacità fisica sorprendente, Ohad Naharin balla da solo, trova il suo metodo e poi avvia una compagnia a New York ma il richiamo di Israele e della sua cultura, che fonda le sue coreografie e infonde sulle sue creazioni, è troppo forte per tollerare la distanza. Chiamato a dirigere la Batsheva Dance Company, prestigiosa compagnia di Tel Aviv fondata da Martha Graham e Bethsabée de Rothschild, ha finalmente un 'laboratorio' in cui fare la sua rivoluzione. Alternando i ritmi, lentezza esacerbata e frenesia incosciente di movimenti ripetuti all'estremo, lo stile di Naharin si impone e richiama ogni anno e da venticinque anni ballerini da tutto il mondo, ansiosi di superare le audizioni, partecipare alla magia e interpretare un metodo che prende il nome dalla prima parola pronunciata da bambino. Ma di semplice il gaga ha solo il titolo con cui Naharin lo battezza, padroneggiarlo, inventando parole e disegnando frasi col corpo, è faccenda ovviamente più complessa. Il gaga è anche una maniera di osservare il mondo e di dargli un senso dopo averlo attribuito a ciascuno dei nostri muscoli, delle nostre ossa, rivelando il potere esplosivo del movimento. Il potere eversivo del movimento perché le coreografie di Naharin sono piene di una frenesia ossessiva che non può non essere attribuita all'inquietudine di un Paese e al sentimento di un popolo che vive in uno stato di assedio permanente. Tutto questo passa per un espressionismo esagerato da oscillazioni sfrenate, da un'energia debordante e primitiva che tradisce la volontà di esistere, la propensione a spendersi fisicamente senza pensare e la determinazione a divorare lo spazio.
A capo di un esercito di ballerini in tenuta kaki, colore militare per eccellenza, Naharin combatte e scongiura l'irriducibilità del conflitto armato attraverso un linguaggio puro. Codice che articola un discorso eloquente senza dover fornire spiegazione alcuna mentre 'balla e canta' nudo in faccia all'oscurantismo religioso e alle rivendicazioni armate dall'una e dall'altra parte della 'barriera di separazione'.

L’eccezionale film, rimasto senza distribuzione in Trentino, sarà proiettato al Teatro di Pergine venerdì 21 ottobre ore 16 e 20.45.



 


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