Uno scritto e diretto da Stefano Cenci / Liberamente tratto da 4.48 Psychosis di Sarah Kane / Con Elisa Lolli / Disegno luci e direzione tecnica di Matteo Gozzi.
Una caustica, emozionante e ironica riscrittura di uno dei testi che hanno rivoluzionato la drammaturgia contemporanea. Un cortocircuito di piani di lettura. Una storia d’amore con suicidio.
Ascendo! Dalla vita all'arte. Non dalla vita alla morte. Non dalla vita ad altra vita. Dalla vita all'arte. Povera me. Ofelia da 2 soldi. Ofelia senza pretese. Ofelia in quattro e quattr'otto.Ofelia da rigattiere. Ofelia antiquariato. Illustre suicida di carta stampata. Povera me, con me, senza me... Brucio! / tanto di vita / che mi faccio cenere / alla cenere / alla cenere [...]
fumare, respirare, vivere, sfumare, lenta eutanasia / io, portatore sano di cibo per vermi / pago l'affitto / l'assicurazione dell'auto / saluto la camera da letto / mi specchio e vado / sottoterra vado / sotto il mare vado / come polline da vento portato / vado. Povera me. Povera Ofelia da vita tradita. Illusione non ti credo più. Non ti vedo più. E più non parlo.
Ofelia 4e48 è uno spettacolo in cui mondi paralleli si incontrano di tanto in tanto, come in uno zapping televisivo repentino di canale in canale; così repentino che il programma sembra sempre lo stesso e lo spettatore ha l'impressione di assistere ad un impazzito gioco di ruoli, inquietante e divertente al contempo. Sulla scena si alternano Ofelia e Amleto, Sarah e il suo medico, l'attrice e il regista, Elisa e Stefano, la follia e il raziocinio, l'arte e il sociale, l'inafferrabile delicata violenza della poesia e la pesantezza conservatrice, cinica e onnisciente del pragmatismo umano.
Ofelia 4e48 è una corsa sul filo dell'inesprimibile. È un'opera sinfonica ad una sola voce.
La musica è un coro inarrestabile, epico, melodrammatico. E sulla scena noi siamo i corpi molli attraversati dall'impeto della forza auto-distruttrice di Sarah; la stessa forza che la rende unica, immortale, irraggiungibile.
Lo spettacolo ha debuttato al Festival VolterraTeatro nel luglio 2010.
Evento segnalato da Stagione di Caccia 2024