Torna il progetto sul contemporaneo nell'Alto Garda Der Blitz curato da Denis Isaia e Federico Mazzonelli e realizzato in collaborazione con il Mart, giunto al suo terzo anno di programmazione. Domenica 5 luglio ad Arco l'artista Arnold Mario Dall'O presenterà, dalla chiesa di Sant Apollinare alle 18.30, la sua installazione nella roccia Mirror, mentre Michele Spanghero darà vita alle 21 all'eremo di San Paolo alla performance sonora Desmodrone.
Mirror è il titolo dell’opera realizzata da Arnold Mario Dall’O (1960, Bolzano) appositamente per l’attività del progetto Der Blitz 2015 relativa al territorio di Arco. Partendo dalla figura di Giovanni Segantini, nativo di Arco, l’opera consiste nella riproduzione in bronzo del braccio del pittore che tiene tra le dita della mano la sua tavolozza per i colori. Posizionato su una parete rocciosa, lungo la ferrata del Colodri, lo specchio col quale è realizzata la tavolozza diviene punto focale e al tempo stesso riflesso ed “apertura” di tutto il paesaggio circostante.
Il ritrovo per guardare l'installazione di Dall'O verso la parete rocciosa è fissato alle 18.30 alla chiesa di Sant Apollinare: qui l'artista illustrerà l'opera che si potrà osservare sia a occhio nudo che con dei binocoli messi a disposizione dell'organizzazione o portati con sé dai partecipanti all'evento. Contestualmente, si potrà visitare la chiesa affrescata insieme allo storico Romano Turrini.
Dopo la presentazione ci si potrà spostare verso l'eremo di San Paolo, dove alle 21 andrà in scena la performance sonora di Michele Spaghero.
Nella performance Desmodrone di Michele Spanghero (1979, Monfalcone), il contrabbasso smette di essere lo strumento in cui nasce il suono per svolgere essenzialmente il ruolo di cassa armonica. Il gesto tecnico (l’esecuzione sullo strumento ad arco) viene portato al grado zero utilizzando il legno e le corde senza mai toccarle direttamente, agendo esclusivamente attraverso la fisica del suono. La performance nasce dalla diffusione di alcune onde sinusoidali che fanno risuonare lo strumento: le vibrazioni del contrabbasso diventano quindi un segnale acustico per il computer che innesca un effetto Larsen. La tessitura sonora così si dilata e si stratifica con variazioni microtonali e battimenti armonici che entrano in dialogo con l’acustica del luogo.
Evento segnalato da MAG Museo Alto Garda