Stagione Grande Prosa 2014/15
Tratto dall’opera di Ingmar Bergman
con Anna Maria Guarnieri, e con Valeria Milillo, Danilo Nigrelli, Silvia Salvatori
regia Gabriele Lavia
scene Alessandro Camera
Un capolavoro di Bergman portato in scena da un'attrice straordinaria, Anna Maria Guarnieri. Una storia di esclusioni e di privazioni che ruota intorno alla figura di una pianista, colpita dal “dolore” di veder vacillare la sua grandezza di artista.
«Quello di “essere esclusi” – scrive il regista, Gabriele Lavia – è un sentimento che Bergman doveva conoscere molto bene. Un sentimento comune ai “teatranti”, e anche ai “concertisti”. Comune a quegli strani esseri umani che “si espongono”, che “sono” sul palcoscenico. Non riescono a essere Padri o Madri. Mariti o mogli. Sono “strani” e sono condannati a quella che Bergman chiama la “Solitudine Assoluta”, maledizione comune della nostra epoca.»
La maledizione di Charlotte è “il pianoforte”. Per causa del pianoforte Charlotte è stata una pessima madre, una pessima moglie e una pessima amante. Per il pianoforte Charlotte ha rovinato la vita di tutti coloro che le sono stati vicino. E ha rovinato sé stessa. Colpita da un “dolore” (alla schiena) Charlotte non sarà più una grande pianista. «E in arte, ma forse anche nella vita – commenta il regista – non ci sono mezze possibilità. O sei grande o “non sei”».