Bolzano Danza 2016 "Beautiful Stranger"

Alonzo King / Lines ballet, uno degli spettacoli di Bolzano Danza (Foto di Q. Wharton)
Alonzo King / Lines ballet, uno degli spettacoli di Bolzano Danza (Foto di Q. Wharton)
Data: da Gio. 14 a Sab. 30 luglio 2016
Dove: Vari luoghi, Bolzano

"Beautiful Stranger“ / 32° Festival Internazionale Bolzano Danza.

BOLZANO - Città della danza da trentadue estati, Bolzano accoglie nel mese di luglio il suo festival Bolzano Danza – Tanz Bozen, manifestazione molto attesa dalla cittadinanza che raduna le star internazionali della scena contemporanea, gli spettacoli più di tendenza e porta nel capoluogo altoatesino appassionati, critici e operatori del settore.
In programma dal 14 al 30 luglio, il Festival ha, come d’abitudine, un filo rosso: Bolzano Danza 2016 indaga il tema dell’identità a partire dal fenomeno della migrazione, una costante dei nostri giorni.
„Da secoli – spiega il direttore artistico del Festival Emanuele Masi – artisti, intellettuali e scienziati, ma anche persone comuni con un bagaglio fatto solo di storie e speranze, superano lingue e confini creando e rinnovando una koiné culturale le cui radici sono talmente intricate da renderla irreplicabile. L’edizione 2016, che ho voluto intitolare Beautiful Stranger, è un’esplorazione di autori e interpreti cosmopoliti che per provenienza, religione o colore della pelle interpretano e rappresentano l’idea dell’incontro tra culture e del confronto con l’alterità che caratterizza il dibattito contemporaneo, nel mondo e nel nostro territorio“.

Diramato nelle due sale del Teatro Comunale, nelle vie del centro storico, nei parchi cittadini, al Museion, nei suggestivi dintorni come l’altipiano del Renon e l’Alpe di Siusi, il cartellone 2016 propone più di 20 spettacoli di cui 9 prime italiane e 1 prima assoluta tra creazioni per il palcoscenico, spettacoli all’aperto, performance site specific, installazioni e incursioni urbane.

Aprirà il sipario del Teatro Comunale la danza cristallina dall’icona afroamericana Alonzo King con il suo Lines Ballet di San Francisco (Biophony/Writing Ground, 18 luglio) seguito dai dodici interpreti di Kathak con i quali la coreografa tedesca Helena Waldmann racconta lo sfruttamento e l’emancipazione dell’industria tessile nel paese asiatico (Made in Bangladesh, 20 luglio, prima ed esclusiva nazionale). Sempre nel segno della danza indiana tradizionale trovano origine i percorsi artistici del britannico Aakash Odedra la cui vita d’artista è simbolo della fusione di stilemi orientali e occidentali al Festival con due assoli in prima nazionale il 19 luglio: Murmur e Inked firmati da Odedra con Lewis Major e Damien Jalet.

È un melting pot di linguaggi della scena il quartetto Kokoro della catalana Lali Ayguadé (22 luglio, prima nazionale) mentre è al danzatore-leggenda del XX secolo, Vaslav Nijinski, che il pluripremiato coreografo tedesco Marco Goecke guarda per la sua nuovissima creazione firmata per la Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart (Nijinski, in prima ed esclusiva nazionale il 27 luglio).

Un occhio di riguardo in questa edizione è rivolto alla Francia, paese capace di riconoscere come propria essenza l’accoglienza e la multiculturalità e divenuto luogo di nuova cittadinanza artistica per l’israeliano Emanuel Gat al Festival con un dittico composto da Gold – sulle Variazioni Goldberg di Bach eseguite però al piano da Glenn Gould – e Sacre sulla celeberrima Sagra della Primavera di Stravinskij (25 luglio) e per il siciliano Emilio Calcagno che, per la sua Compagnie ECO, ripensa alla natìa Catania rendendo omaggio a Pina Bausch e alle radici mediterranee (Catania Catania, 30 luglio, prima assoluta). Nato da madre francese e padre algerino, Heddy Maalem porta a Bolzano in prima nazionale la sua ultima creazione composta da un assolo e un duetto, entrambi incentrati sul tema dell’identità in rapporto alla convivenza e all’amore. Poetici i due titoli scelti che si ispirano al Cantico dei Cantici, Nigra sum, Pulchra es, e a un verso di un poema di Victor Hugo, Toujours sur cette mer sauvage (29 luglio). È un gradito ritorno al Festival quello di Rachid Ouramdane da neo co-direttore del Centre Chorégraphique National di Grenoble. Dopo il successo avuto nella scorsa edizione con Tenir le temps, Ouramdane presenta ora due distinti progetti: lo spettacolo Tordre, suo pezzo-culto mai visto in Italia (26 luglio) e l’installazione-spettacolo in tre tappe al Museion per le serate Museion Façade. Si intitola Les yeux tournent autour du soleil (Gli occhi girano intorno al sole) il progetto installativo-coreografico realizzato in collaborazione con il circense Yoann Bourgeois e il videoartista Mehdi Meddaci che inaugura Bolzano Danza 2016 al Museion il 14 luglio. Il progetto avrà poi nuove declinazioni nelle date di Museion Façade del 21 e del 28 luglio.

Tra gli appuntamenti unici proposti dal festival ricordiamo la “Notte a teatro” per i più piccoli (23/24 luglio) e la “Danza in Vetrina” (16 luglio). Il primo è l’evento riservato ai bambini che prevede la visita guidata del teatro, un laboratorio di movimento, una notte in sacco a pelo nel foyer attrezzato per l’occasione e la visione di uno spettacolo multimediale: Home Alone di Alessandro Sciarroni/Balletto di Roma (due repliche il 23 e il 24 luglio). Il secondo porta la danza di amatori e professionisti nelle vetrine dei negozi del centro storico.

Il sostegno del Festival alle nuove generazioni, in collaborazione con il network Anticorpi XL, prevede la presentazione di tre spettacoli di giovani autori segnalati dalla critica per la loro potenza espressiva: l’assolo della straordinaria danzatrice Claudia Catarzi 40.000 centimetri quadrati (27 luglio); il duetto di teatrodanza firmato da Francesca Penzo e Tamar Grosz sulle dinamiche di relazione proprie del genere femminile (Why are we so f***ing dramatic?, 20 luglio); il trio di Gabriele Valerio sull’esplorazione degli istinti primordiali (Triptych, 25 luglio).

Bolzano Danza 2016 sarà inoltre al Parco delle Semirurali e al Parkhotel Holzner (Renon) con l’ironico spettacolo della compagnia francese Ke Kosa: 500/CINQUECENTO. Al centro dello spazio scenico una Fiat cinquecento d’antan, luogo magico d’incontro per una coppia di giovani dalla vita assai frizzante che con essa e su di essa affrontano mille avventure. Mentre all’Alpe di Siusi sarà la danza aerea della compagnia francese Retouramont a tenere il pubblico con il fiato sospeso con le sue evoluzioni nel vuoto, la sua sfida alla gravità e al limite (Voluminosité, 24 luglio).

Grande festa di chiusura aperta a tutti con performance e Dj Set a cura di Cristina Kristal Rizzo il 30 luglio dalle ore 22 al Parco dei Cappuccini.

Il festival Bolzano Danza/Performances è organizzato da Fondazione Haydn di Bolzano e Trento con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Alperia e il sostegno di Comune di Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Trentino-Alto Adige, MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Informazioni e programma dettagliato in:
www.bolzanodanza.it


Evento segnalato da Fondazione Haydn di Bolzano e Trento

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