Compagnia Arditodesìo / JPT: Pale Blue Dot - Pallido Pallino Blu

Pale blue dot (Foto dal sito ufficiale/di MoniQue)
Pale blue dot (Foto dal sito ufficiale/di MoniQue)
Data: Sab. 28 maggio 2016
Dove: Teatro Cuminetti, Via S. Croce, Trento
Orario: ore 20.30

Compagnia Arditodesìo > Progetto Jet Propulsion TheatreSpettacolo di Andrea Brunello con il contributo di Christian Di Domenico / con Andrea Brunello / regia di Christian Di Domenico / scenografie Roberto Abbiati

Sabato 28 maggio al Teatro “Cuminetti” la Compagnia Arditodesìo presenterà al pubblico trentino «PALE BLUE DOT – Pallido Pallino Blu», lo spettacolo con il quale è risultata vincitrice della terza edizione del «Premio nuova_scena.tn», promosso dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, dal Teatro Stabile di Bolzano e dal Coordinamento Teatrale Trentino allo scopo di valorizzare le potenzialità artistiche delle realtà emergenti che operano in Trentino - Alto Adige con finalità professionali nel teatro contemporaneo. Oggi, nel corso di una Conferenza Stampa, hanno illustrato i contenuti dello spettacolo e del progetto teatrale che lo comprende il direttore del CSC, Francesco Nardelli, e Andrea Brunello che ha realizzato la drammaturgia e ne sarà anche l'interprete.

In occasione della serata finale del concorso svoltasi a Trento l'8 ottobre scorso erano stati valutati da una Giuria popolare, formata da abbonati alla Stagione di prosa di Trento e di Bolzano, i progetti delle tre Compagnie che avevano superato la fase di selezione affidata a una Commissione composta dalla direttrice della rivista di settore “Hystrio” Claudia Cannella, dal direttore del Teatro Stabile di Bolzano Walter Zambaldi e dal direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara Francesco Nardelli. Ai partecipanti al concorso era stato proposto un tema specifico: «Il XX secolo ha visto il sorgere e il tramontare di grandi utopie; partendo dall’esperienza storica del pensiero filosofico (da Platone a Tommaso Moro a Giordano Bruno…), quale spazio si ritiene possa esservi per l’utopia nel pensiero contemporaneo?».  

Lo spettacolo vincitore del Premio sarà ora presentato al pubblico  nel suo allestimento definitivo, realizzato dalla Compagnia «Arditodesìo|Progetto Jet Propulsion Theatre». «PALE BLUE DOT» avrà quale unico interprete Andrea Brunello, che ne ha anche realizzato la drammaturgia con il contributo di Christian Di Domenico, al quale è stata affidata la regia.  

«PALE BLUE DOT» è una incredibile storia di disperazione, meraviglia, bellezza e lucida speranza. Il destino della sonda Voyager 1 si mescola con quella del suo creatore dalle tendenze suicide, quelle di suo figlio sognatore e quelle del Pianeta Terra e del suo amico robot, compagno di giochi e di filosofie. Mentre il satellite artificiale si allontana dal sistema solare, tutto cade in prospettiva e diventa dolorosamente chiaro che il nostro “Pallido Puntino Blu”, la Terra, è l’astronave spaziale più preziosa e va protetta senza esitazione e senza compromessi.
Noi, gli umani molto intelligenti che per decine di migliaia di anni siamo stati cacciatori e raccoglitori nomadi e solo negli ultimi istanti del nostro tempo siamo diventati coltivatori e allevatori, abbiamo cambiato profondamente il nostro pianeta. Adesso affrontiamo un disastro ambientale di dimensioni globali, e noi ne siamo la causa. Eppure sembra che non abbiamo gli strumenti mentali per capire il rischio in cui ci troviamo. Perché non riusciamo a correggere il tiro? Forse non siamo “ingegnerizzati” per farlo? Forse non siamo così intelligenti? Abbiamo creato delle meraviglie, abbiamo inviato navicelle spaziali verso altri sistemi solari eppure non riusciamo a gestire il più distruttivo dei problemi che la nostra specie ha mai dovuto affrontare. Quale sarà il nostro destino?
Ma quando tutto sembra perduto avviene la più incredibile delle rivoluzioni. È profonda, è condivisa da tutti in ogni angolo del mondo. È draconiana e necessaria. Il senso fatalistico di inevitabilità è sollevato dalle nostre anime e la struttura sociale cambia per sempre e per il meglio. Tutti i problemi sono risolti… Ma è successo veramente? Può succedere veramente? Oppure è solo utopia, una storia di speranza che deve essere raccontata e poi inviata al Voyager 1 così che almeno esso possa tenere un’ultima finale reliquia della nostra civilizzazione che potrebbe anche essere giunta al termine del suo viaggio.
«Pale Blue Dot - Pallido Pallino Blu – scrive Andrea Brunelloè un modo affettuoso di chiamare il nostro Pianeta Terra. 'Pale Blue Dot' è uno spettacolo che affronta il tema di una rivoluzione ormai necessaria ma oggettivamente complicatissima, cioè quella che deve portare il genere umano verso uno stato di sostenibilità, allontanandolo dal baratro del collasso sociale e ambientale. 
Questo progetto nasce dall’esigenza potentissima di trattare quello che è oggettivamente il tema più importante di questa nostra epoca e di farlo con la massima competenza scientifica: l’ambiente, i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, l’acidificazione degli oceani in concomitanza con la profonda crisi sociale e umanitaria alla quale assistiamo regolarmente, e a cui spesso partecipiamo. La recentissima enciclica di Papa Francesco, Laudato Sì, è la prova ulteriore che la tutela ambientale è ormai sempre meno un problema tecnico-scientifico e sempre di più una questione politica, sociologica ed economica.
La scienza da molti anni ci avverte che è in atto una profonda trasformazione ambientale della nostra biosfera e che il Pianeta potrebbe non essere in grado di sopravvivere ai cambiamenti che in pochi decenni gli stiamo imponendo. Le emissioni di CO2 nell’atmosfera sono in continua crescita e di conseguenza la concentrazione di CO2 nell’atmosfera continua a salire e ha abbondantemente superato i 400 ppm, la concentrazione più alta da molti milioni di anni.
Allo stesso tempo però esistono delle forze enormi che si oppongono a qualsiasi tentativo di soluzione: forze politiche, forze economiche, filosofiche e religiose (negli U.S.A. Questo è drammaticamente chiaro nel dibattito fra repubblicani e democratici). Negli anni abbiamo visto tentativi spesso maldestri e controproducenti da parte di gruppi ambientalisti come Greenpeace di sollevare la questione ambientale a livello globale. Il risultato è stato quello di dare il senso che chi è a favore di una tutela ambientale sia necessariamente un estremista, un fanatico di estrema sinistra e a volte anche un terrorista!
Altri gruppi come il WWF hanno invece scelto una strada molto meno radicale, più moderata ed accomodante. Il risultato è che nemmeno loro hanno ottenuto risultati importanti e duraturi. Lo stesso Alexander Langer, uomo di raffinata intelligenza, politico di razza e anima dei “Verdi” sia in Italia che in Europa ha purtroppo fallito il suo obiettivo di portare la società civile verso una “conversione ecologica”.
Gli sviluppi più recenti come l’enciclica papale, i libri e i molti articoli che si stanno moltiplicando nei giornali, nei blog e nei social media del mondo stanno però indicando che è in atto una trasformazione nell’opinione pubblica. Questa è una trasformazione alla quale i politici e le corporazioni multinazionali dovranno prestare attenzione in un futuro ormai prossimo. Siamo forse agli albori di una vera trasformazione ambientalista?
Se anche così fosse c’è un problema molto stringente: i tempi sono veramente stretti. L’economia mondiale è basata sul consumo di combustibili fossili e sul modello capitalista e neoliberista. Una conversione ecologica deve necessariamente prevedere una trasformazione su tutti questi fronti ma l’inerzia al cambiamento è enorme. La soluzione arriverà ma ci vorranno cento, duecento anni e - secondo la stragrande maggioranza degli scienziati - non abbiamo tutto questo tempo. Come fare allora per proteggere questo nostro 'Pallido Pallino Blu' e noi con esso? La risposta esiste ma, come dice il Premio Nobel ed ex vice presidente USA Al Gore, si tratta di una “verità scomoda”: per molti versi il genere umano deve spingersi verso una società nuova che operi attraverso sensibilità e modelli diversi da quelli che ci hanno portato a questa difficilissima situazione.
In 'Pale Blue Dot - Pallido Pallino Blu' ci impegniamo a dare il nostro contributo per quella che è, a nostro parere, la più grande Utopia di questo nuovo millennio.»

La scenografia dello spettacolo è stata progettata da Roberto Abbiati, le musiche composte ed eseguite da Enrico Merlin; Elena Piscitilli ha realizzato il disegno delle luci. La produzione ha potuto contare sul contributo tecnico e tecnologico di Roberto Tiella della Fondazione Bruno Kessler e sul contributo artistico di Salvatore Crisà.

Su «PALE BLUE DOT – Pallido Pallino Blu», inserito quale spettacolo di chiusura nella rassegna “Altre tendenze” che accompagna la Stagione di Prosa del Centro Servizi Culturali S. Chiara, sabato 28 maggio il sipario del Teatro “Cuminetti” di Trento si alzerà alle 20,30. Il giorno successivo, domenica 29 maggio, è prevista invece una recita, con inizio alle ore 21.00, al Teatro Cristallo Bolzano. 

Informazioni:
http://www.centrosantachiara.it/IT/pale/


Evento segnalato da Centro Servizi Culturali S.Chiara

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