PRODUZIONE SITE SPECIFIC
Un’idea di Pietro Angelini, Ilaria Bevere, Concetto Calafiore, Andrea De Magistris, Filippo Lilli, Donato Loforese, Dalila Rosa, Francesco Turbanti, Valentina Vaccarini, Giovanna Vicari e Marta Vitalini;
produzione Dynamis, Pergine Spettacolo Aperto, Teatro Vascello, TSI La Fabbrica dell'Attore;
progetto visivo e comunicazione CO-CO;
ufficio stampa Marta Scandorza per F/M PRESS.
Una piazza della città diventa per alcuni giorni sede di un campo di calcio e di un torneo a squadre, offrendo uno spazio ludico all’intera comunità. Che c’è di strano? Innanzitutto il campo è esagonale e le aree di rigore sono delimitate da una ipsilon; inoltre le porte sono tre, tante quante le compagini chiamate di volta in volta ad affrontarsi. Ovviamente è prevista la presenza di un arbitro, il quale al regolamento tradizionale aggiunge un’ulteriore norma: l’inserimento di “shock-imprevisti” nel corso della partita attraverso cartellini di colore diverso, che superano il binomio rosso/giallo.
Ispirata alle teorie dell’artista Asger Jorn e dell’Internazionale Situazionista, e alla Three-Sided Football League sperimentata dal collettivo Luther Blissett nei primi anni novanta, questa radicale destrutturazione del gioco del calcio mette in scena il superamento del modello tradizionale dialettico, in cui prevalgono antagonismo e confronto fisico/verbale, in favore di una “trialettica” che stimoli cooperazione e strategia tra i contendenti. Le squadre si affrontano così non più sul convenzionale “noi versus loro”, o sulla contrapposizione forte/debole e vincitore/vinto, ma stabilendo alleanze temporanee e pianificando via via la tattica di gioco in modo da limitare o annullare la superiorità tecnica o agonistica di uno degli avversari.
«Ultima rappresentazione sacra del nostro tempo», come lo definiva Pasolini, il calcio – illuminante metafora della vita , può diventare una dimensione in cui la creatività individuale si trasfigura in strumento condiviso di liberazione, un modo per ripensare le relazioni sociali binarie da cui prende forma l’alienazione dell’uomo contemporaneo. Y La variabile del calcio, un dispositivo ludico e insieme artistico, offre lo spunto per una riappropriazione dei tempi e degli spazi del vivere urbano e delle dinamiche comunitarie, e per una rottura dei dispositivi di controllo e di omologazione del quotidiano.
Dynamis è un gruppo di ricerca sulle arti performative con base al Teatro Vascello di Roma e aperto a collaborazioni apparentemente distanti tra loro: da pedagogisti a illustratori, da insegnanti a hackers, da ufologi ad agitatori culturali, da dj a pirate film makers. Le attività di produzione e formazione teatrale si svolgono sempre in contesti poco convenzionali e hanno l’obiettivo di fornire strumenti per stimolare l'incontro e la comunicazione tra le persone, per riattivare uno sguardo collettivo e critico sul contemporaneo. Le drammaturgie prediligono le dimensioni del reale e sono il risultato di contributi affidati a partiture definite, a regole ritmiche precise, condizionate dagli umori del vissuto quotidiano. La sperimentazione delle dinamiche sceniche e la decostruzione dei processi recitativi esplorano un linguaggio performativo “altro” e dynamico, in continua trasformazione.
Già presenti lo scorso anno al Festival PSA con 2015. Dispositivo ludico per l’immortalità, recentemente gli artisti di Dynamis hanno portato in scena Anselmo e Greta (premio miglior regia al Roma Fringe Fest 2015), pièce liberamente ispirata alla fiaba dei fratelli Grimm, la performance Adagio. Rito collettivo dei mangiatori d’arance (2015) e l’installazione partecipativa M2, vero e proprio gioco collaborativo tra sconosciuti.
Informazioni:
www.perginefestival.it
www.dynamisteatro.it
Evento segnalato da Pergine Festival