Arca Azzurra Teatro: L'avaro

Evento segnalato da
- (Foto dal sito ufficiale/Di Botticelli)
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Data: da Gio. 26 a Dom. 29 gennaio 2017
Dove: Teatro Sociale, Via Oss Mazzurana, Trento
Orario: ore 20.30 (domenica ore 16.00)

Alessandro Benvenuti sarà il protagonista, da giovedì 26 a domenica 29 gennaio 2017 al Teatro “Sociale” di Trento, de «L'AVARO» di Moliere nell'allestimento prodotto da Arca Azzurra Teatro per la regia di Ugo Chiti. Si tratta del quinto appuntamento con la Stagione di Prosa 2016/2017 del Centro Servizi Culturali Santa Chiara.

Amaro e irresistibilmente comico, «L'AVARO» può essere definito un’opera di bruciante modernità, pur essendo stato scritto tre secoli e mezzo fa, nel 1668. E' un grande classico della letteratura teatrale, un testo immortale, che riesce però a raccontarci il presente senza bisogno di trasposizioni o interpretazioni forzate.
Il capolavoro di Moliere sarà a Trento al Teatro “Sociale” nell'allestimento di Arca Azzurra Teatro che lo propone nell'adattamento, illuminante ancorché rispettoso del testo originale, di Ugo Chiti che ne ha curato anche la regia.
La storia è in scena da quando esiste il teatro, in quanto Moliere ha trovato l'archetipo dell'avaro nei grandi classici, da Aristofane a Plauto, e il personaggio ha poi continuato a vivere (con Pantalone) anche in Goldoni.
Arpagone (Alessandro Benvenuti), ricco ma avaro, ha una servitù numerosa e un intendente,  Valerio (Gabriele Giaffreda), innamorato di sua figlia Elisa (Lucia Socci). Esercita l'usura e, sempre timoroso di essere derubato dei ricchi proventi, sotterra in giardino il baule contenente il denaro. Combina di dare in moglie la figlia al vecchio Don Anselmo (Paolo Ciotti) e nega ogni sostegno all'altro al figlio, Cleante (Andrea Costagli), che per fare un regalo alla ragazza che ama, Mariana (Desirée Noferini), è costretto a ricorrere ai servizi di un mediatore che gli procura il contatto per ottenere un prestito a usura. Ma ecco che, al momento della consegna del denaro, padre e figlio si vengono a trovare inaspettatamente l'uno di fronte all'altro! Nel frattempo la cassetta contenete il tesoro viene dissotterrata e rubata e Arpagone, dopo aver espresso la sua disperazione in un monologo entrato nella storia del teatro, si mette alla ricerca del ladro. L'intreccio, che ci porta all'immancabile lieto fine con il matrimonio fra Cleante e Mariana, si sviluppa attraverso una serie divertente di equivoci che hanno per protagonisti anche Freccia (Massimo Salvianti), servitore di Cleante; Mastro Giacomo (Dimitri Frosali), cuoco e cocchiere; e la faccendiera Frosina, personaggio interpretato da Giuliana Colzi, alla quale il regista ha affidato anche la ricerca e la realizzazione dei costumi. Marco Messeri ha creato il disegno delle luci e Vanni Cassori si è occupato della componente musicale dello spettacolo.           
«E' un dramma tragico nascosto sotto il velo della forma comica – ebbe a scrivere a fine Ottocento il critico letterario francese Alcide Bonneau – nel quale Molière non scherza sulla famiglia, sulla vecchiezza e sull'autorità paterna, ma vi sferza a sangue i difetti, i vizi, le cattiverie e gli errori che possono rendere ridicola la famiglia, odiosa la vecchiezza, abusiva l'autorità paterna.»
Ben più recente, e mirato all'allestimento del testo da parte di Arca Azzurra Teatro, è il commento di Claudia Cannella che su Hystrio ci parla del personaggio interpretato da Benvenuti che «indossa abiti neri, ma non è vecchio né emaciato, bensì energico e infantilmente patologico nel suo amore per il denaro, che alla fine “sposerà” indossandolo e rimanendone prigioniero sotto la pioggia battente con un ultimo grado di sconfitta. E' questo, forse, l'unico momento in cui Alessandro Benvenuti mostra il dolore e la solitudine del suo Arpagone, creatura disadattata rispetto a un mondo costruito sulle convenienze, incline a risolvere i problemi con escamotage poco credibili.»
A giudizio di Rita Cirio, della quale L'Espresso pubblica la recensione, «Nella solida e perfetta compagnia dell'Arca Azzurra, perno ritmico, comico, non privo di risvolti di avida ferocia, Benvenuti-Arpagone finirà solo e spaiato nella letizia generale del dopo agnizione, o meglio abbracciato a quella cassetta di soldi perduta e ritrovata, suo vero unico amore.»           
Alessandro Benvenuti ritorna in cartellone a Trento come attore dopo avervi interpretato nel 2003, sempre con Arca Azzurra Teatro, Nero Cardinale, un testo di Chiti sul declino della dinastia fiorentina de Medici. Nato artisticamente nel mondo del cabaret, ha fatto parte con Athina Cenci e Francesco Nuti del gruppo dei Giancattivi. Ha iniziato la collaborazione con Ugo Chiti nel film Ad ovest di Paperino ed è stato il protagonista del fortunato spettacolo teatrale Benvenuti in casa Gori, dal quale è stato poi tratto l'omonimo film con Ilaria Occhini e Massimo Ceccherini. E' invece recente il successo televisivo de I delitti del BarLume, il serial che lo ha visto al fianco di Filippo Timi nella parte di Emo. 
Giovedì 26 gennaio il sipario del Teatro “Sociale” si alzerà alle 20,30. Sono previste repliche venerdì 27 e sabato 28, sempre con inizio alle 20.30, e domenica 29 gennaio alle ore 16.00.  (F. L.)

Venerdì 27 gennaio nel Ridotto del Teatro Sociale 
«FOYER DELLA PROSA» con Alessandro Benvenuti
La rappresentazione de «L'AVARO» sarà accompagnata, nel pomeriggio di venerdì 27 gennaio presso lo spazio ridotto del Teatro Sociale, da «FOYER DELLA PROSA», incontro di approfondimento critico che il Centro Servizi Culturali S. Chiara propone in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. La discussione sarà introdotta dalla prof.ssa Francesca Lorandini.
La partecipazione è libera e aperta a tutti e l'appuntamento, al quale interverranno Alessandro Benvenuti e gli attori della compagnia, è fissato alle 17,30.

Baby-Sitting al “Sociale” con TATA A TEATRO
Anche in occasione della rappresentazione de «L'AVARO» in calendario la domenica pomeriggio sarà attivo il servizio di baby-sitting Tata a Teatro, garantito all’interno del Teatro Sociale dal personale della cooperativa sociale Progetto 92. I genitori con figli in età compresa tra 3 e 10 anni potranno godersi lo spettacolo in tutta tranquillità, potendo contare su questo servizio professionale di custodia e intrattenimento che, agli abbonati,  sarà offerto gratuitamente. Per i non abbonati è previsto invece un costo di 5 euro a bambino. Potranno essere accolti al massimo 14 bambini ed è necessaria la prenotazione al numero verde 800 013952.

Informazioni:
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