Drammaturgia, regia e space concept: Boris Bakal / con Susanna Cro, Lara Finadri, Michele Fucich, Paolo Ottoboni, Sofia Taglioni, Maurizio Zacchigna / assistente alla regia: Maura Pettorruso / in collaborazione con: TrentoSpettacoli e Spazio Elementare.
Come possiamo definire, negli scenari contemporanei, i concetti di “maschile” e “femminile”? Quale impronta vi hanno lasciato rivoluzioni, transizioni, rielaborazioni e regressioni storiche e culturali? Possiamo immaginarli in maniera differente? E poi: quali tratti ci rendono appartenenti a un genere specifico? Quali atteggiamenti e pregiudizi assumiamo quando ci troviamo a discutere di orientamenti sessuali?
Attraverso uno studio teatrale e scenico sulla (dis)continuità, il progetto Male-Female/Female-Male dei Bacaci Sjenki [Lanciatori di Ombre] punta alla definitiva emancipazione dal senso comune legato alle questioni di genere. Giocando sulla presunta, irriducibile diversità tra uomini e donne («due specie, due mondi diversi») che sembra mettere d’accordo tutti, dalla stampa scandalistica fino alle scienze dure , la compagnia croata diretta da Boris Bakal decide di disgiungere il femminile dal maschile, solitamente considerati in stretta relazione, e di esplorarli separatamente. Prendono forma così due performance interattive gemelle, una esclusivamente maschile e una femminile, prive di un testo di riferimento, ma articolate intorno a spontanei nodi drammaturgici e a diversi aspetti connessi al genere e alla sessualità (amore, lavoro, gelosia, maternità, sesso ecc.). La scena è condivisa da attori e spettatori, tra i quali si sviluppa un dialogo multiforme, una reciproca apertura fatta di conversazioni, canti, danze, risate e lacrime nonché gruppi di domande, pensate a strati o come una classica matrioska, fino a riempire di significati anche l’ultima bambolina. Un’avventura che mette al centro il bagaglio personale di idee e pregiudizi, da cui si esce potenzialmente trasformati.
Bacaci Sjenki è dal 2001 una pluripremiata piattaforma artistica internazionale con sede a Zagabria, che alterna spettacoli multimediali a progetti di memoria culturale, lezioni pubbliche a workshop, performance urbane a installazioni e mostre. Le loro produzioni interdisciplinari si inseriscono nel dibattito sulla natura e le contraddizioni della globalizzazione, affrontando le varie questioni politiche e culturali legate agli attuali processi di transizione, al loro riflesso sulla dimensione intima e alla diffusione sistematica di amnesia e discontinuità che essi generano. Tra i vari riconoscimenti ricordiamo il Premio speciale della Giuria ai festival BITEF di Belgrado e PUF di Pola alla trilogia Citanje grada – Process City e a Odmor od povijesti [Vacanza dalla storia], e la Medaglia d’Oro alla Quadriennale di Praga (2015) per l’uso dello spazio pubblico e urbano nello spettacolo teatrale.
Boris Bakal è regista e attore cinematografico e teatrale, artista intermediale e curatore. Il suo lavoro si concentra sull’esplorazione della specificità dello spazio, del tempo e dell’interattività. È confondatore, insieme a Katarina Pejovic, e direttore artistico di Bacaci Sjenki, e responsabile di numerosi progetti culturali internazionali e associazioni, tra cui Flying University, Orchestra Stolpnik, Zagreb Cultural Capital 3000 and Theatre of Obvious Phenomena.
Informazioni:
http://www.perginefestival.it
Evento segnalato da Pergine Festival