Eppure non ho paura, memorie femminili dal lager di Ravensbrück

Evento segnalato da Comune di Lavarone
- (Foto dal sito ufficiale)
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Data: Sab. 28 gennaio 2017
Dove: Sala della Biblioteca, Lavarone (Tn)
Orario: ore 20.30
Note: Ingresso libero

Racconto teatrale a cura del Club Armonia. Testo e regia di Renzo Fracalossi.

Nell’oceano senza fine del dolore universale rappresentato dall’Olocausto e dalla Shoah, il Campo di concentramento di Ravensbrück fu un “unicum”, peraltro ancora poco conosciuto, dell’orrore che colpì, negli anni più bui della vicenda europea, “l’altra metà del cielo”. Erano circa 10.000 i Campi di concentramento che componevano l’universo dello sterminio nazista, ma fra essi un posto particolare lo occupò appunto il “Frauenkonzentrationslager” di Ravensbrück, situato a circa 80 km a nord di Berlino ed in funzione fin dallo scoppio della guerra. 

Destinato appunto alle sole donne, per volontà di Himmler, in circa 6 anni di attività ne “ospitò” oltre 130.000, provenienti da 20 Paesi europei. Non si trattò solo di ebree, ma anche di artiste, di intellettuali, di casalinghe, di medici e non solo. Prostitute, disabili, appartenenti ai vari Movimenti di Resistenza, zingare, “asociali” composero, tutte insieme, una “galassia rosa” destinata ad essere cavia per esperimenti medici folli; forza lavoro per sforzi massacranti quanto inutili, o ancora carne da macello per i postriboli degli aguzzini. Fame, lavoro, sevizie, sperimentazioni ed esecuzioni sommarie furono le cause principali della scomparsa di oltre 90.000 donne, spesso con i loro figli al collo e delle quali, purtroppo, non si conservano che rari frammenti di memoria.

Ma in quell’inferno, le donne seppero esprimere la profondità della loro umanità, cercando di non lasciarsi vincere dalla disperazione e dalla morte che ogni giorno incombeva su di loro. Ravensbrück, la cui verità per decenni è stata taciuta, divenne quindi un altro dei grandi paradigmi del male assoluto, ma, al contempo, un testimone dolente della straordinaria capacità delle donne di non subire la storia, bensì di vincerla attraverso una solidarietà totale ed unica; una solidarietà che fu ed è lezione e monito anche per il presente.

Nel solco di una ormai consolidata tradizione, che vede ogni anno il Club Armonia proporre, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Trentino ed il Servizio Attività culturali della Provincia autonoma di Trento, un racconto particolare sull’Olocausto, quest’atto unico ambisce unicamente a non disperdere il ricordo indispensabile di quelle donne sconosciute alla divulgazione storica. Basato esclusivamente su vicende vere, il testo prova a fotografare le origini, la vita ed i drammi succedutisi lassù, sulle rive del lago Schwedtsee, dove si è consumato il dramma terribile di Ravensbrück.

Il recital è una proposta dell'Ufficio per il Sistema Bibliotecario Trentino della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con l'Opera Universitaria.


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