Idea, regia, scenografia di - idea, directing, set-design by Filippo Andreatta; di e con - by and with Sara Rosa Losilla, Chiara Caimmi; drammaturgia - dramaturgy Filippo Andreatta e Charles Adrian Gillott; esperto spaziale - outer space expert Paolo Giuseppe Bianchi;
costumi - costume Andrea Ravieli; costruzione pedana - platform construction Giovanni Marocco; direttore di palcoscenico - stage-manager Massimiliano Rassu; produzione - production Laura Marinelli; amministrazione - administration Chiara Fava; una produzione - a production by OHT.
Sara e Chiara si allenano per diventare astronaute e affrontare un’odissea spaziale. L’incapacità di affermarsi è latente in ogni loro gesto e parola. Eppure non demordono e la loro assenza di cinismo trasforma un asettico studio fotografico nello spazio siderale. Oscillando fra la terra e la luna, lo spettacolo diventa un meccanismo analogico che mette in relazione le due astronaute con James Bond e la prima trans pubblicata su Playboy.
Questo lavoro è il terzo capitolo della Performance Series di OHT.
Sperando che Google non possa rispondere a tutto, OHT esplora la realtà e la sua rappresentazione senza limiti di forma, genere e sentimenti. Ha ottenuto premi e collaborazioni tra cui Orchestra Haydn – Opera Fringe, GAI [Giovani Artisti Italiani], Artists’ Salon NYC, Triennale Teatro dell’Arte, Whitechapel Gallery London, museo MAXXI, Palazzo Grassi, museo MART e molti altri.
Informazioni:
www.centralefies.it/supercontinent