Condotto da Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi.
Seconda parte – l'orto.
I racconti:
FANGO ROSSO di e con Alessia Cespuglio: Livorno 1943. E’ un tardo pomeriggio di novembre e un uomo viene ucciso. Una città distrutta dalle bombe, i tedeschi, i rastrellamenti, lo sfollamento, la fame, la rabbia e la paura sono cornice di questo omicidio che rimane taciuto per anni. Taciuto ma non dimenticato. Una storia come tante, di una città come tante, in una giornata di guerra come tante. Ma a volte alcune arrivano ad essere raccontate.
SOTTOPELLE di e con Giulia Vannozzi: Isa aveva paura. Una paura devastante, di quelle che ti bloccano i muscoli e ti annichiliscono i pensieri. Tutto ciò che negli anni le era rimasto sotto, adesso le camminava accanto e la guardava pure male. Non era tanto l’ansia: ma il dover continuare a tener insieme tutto senza sapere quanto sarebbe durato. Per darsi un po’ di sollievo si era dotata di oggetti in apparenza utilissimi che in realtà svolgevano funzioni magiche: aveva svuotato una boccetta di profumo e ci aveva messo dentro una soluzione di acqua e candeggina. Come un officiante di una qualche strana religione, la potevi veder pulire con precisione una porzione minuscola di qualsiasi superficie avesse toccato e recitare una preghiera:
“E va bene va bene, non succederà più, lo giuro. Sarò una buona moglie, una brava madre, non guiderò più a 180 sulla provinciale, conterò fino a 10 prima di dire una parolaccia – a meno che uno non mi faccia proprio incazzare – e sì, mi accontenterò. Niente manie di grandezza, niente rimpianti, apprezzerò le piccole cose della vita e via. Starò tranquilla tranquilla tranquilla. Vorrà dire che l’unico svago che mi concederò sarà ballare qualche canzone trash anni 80 davanti allo specchio. Farò tutto senza lamentarmi però vi prego. Vi prego vi prego vi prego toglietemi questa cosa di dosso, per favore. Per favore fate che non sia capitato proprio a me. Vi prego. Per favore.” Questa è la storia di Isa e della più grande paura che c’è. La propria.
Bio:
Francesco Niccolini: Attraverso il suo lavoro di drammaturgo, vigila sul malessere dell'umanità. Senza fissa dimora, scrive testi per molti attori e registi italiani.
Da molti anni lavora, studia e scrive con Marco Paolini e insieme a lui ha realizzato molti spettacoli, dalla versione televisiva del Vajont a ITIS Galileo.
Dal 2009 ha un sodalizio di ferro con Luigi D'Elia, da Storia d'amore e alberi fino a Cammelli a Barbiana, passando per il loro spettacolo preferito, La Grande Foresta.
E' fresco vincitore del festival I Teatri del Sacro con Giobbe, spettacolo interpretato da Roberto Anglisani, di cui ha curato testo e regia.
Da alcuni anni cura il laboratorio di narrazione del festival Montagne Racconta con la collaborazione di Roberto Aldorasi. Tutte le estati viene al festival per provare i suoi spettacoli. Ogni volta che è Montagne, scrive, studia, cammina, fa il pane, saluta tutti quelli che passano ed è felice.
Roberto Aldorasi: Regista. Ha studiato e lavorato in Danimarca, all’Odin Teatret, agli spettacoli Ur-Hamlet (2006) e Medeas Bryllup (2008), regia di Eugenio Barba e a Clairobasper diretto da Donald Kitt. Con Questi Fantasmi & Sons, la compagnia fondata insieme a Mira Noltenius, ha realizzato performance e progetti di site-specific in Danimarca, Svezia, Germania, Brasile, Regno Unito, Siria e Libano e lo spettacolo Instruction Manual (2008), presentato al Fringe Festival di Edimburgo.
Ha lavorato con The Jasonites e poi con il Laboratorio di Altamira, fondato insieme a Pierangelo Pompa. Per Giorgio Barberio Corsetti ha curato le coreografie del Don Carlos (2012), diretto da Valerij Gergiev al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, e de La Sonnambula (2013), al Teatro Petruzzelli di Bari.
E' stato assistente di Giorgio Barberio Corsetti ne La Guerra di Kurukshetra (2013) e, insieme a Corsetti, ha diretto Pier Paolo!(2014). Ha lavorato, come curatore dei movimenti scenici, a Educazione Siberiana (2013) di Nicolai Lilin, una produzione Teatro Stabile di Torino. Insieme a Francesco Niccolini, per Thalassia, ha diretto gli spettacoli Kater (2014) e Andrè e Dorine (2014), con Luigi D'Elia. Nel 2013 ha diretto In Flagrante Delicto, una produzione Fattore K con Marcello Prayer.
Nel 2015 debutta come coreografo, vincendo il premio I Teatri del Sacro con lo spettacolo Corrispondenze e ha debuttato al Festival dei Due Mondi di Spoleto con I Duellanti, con Alessio Boni e Marcello Prayer.
Alessia Cespuglio: Esemplare di arbusto dotato di numerose ramificazioni esistenziali: donna, madre, attrice, regista, organizzatrice, operatrice culturale. Habitat preferito: Teatro. Ha proliferato per anni al Teatro del Porto, è cresciuta molto con Nido del Cuculo, è sbocciata con TodomodoMusicAll lavorando nella produzione dell’opera rock Spring Awakening ed è riuscita ad attecchire con successo con la compagnia Effetto Collaterale di cui è presidente. Lavora come attrice e formatrice con il Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno partecipando ad alcune delle sue più importanti produzioni: Le avventure di Pinocchio, Una storia da Hansel e Gretel, Un Vizio al Cuore - tre atti unici di Cechov. Fonda la Todomodo srl ed è attualmente impegnata nella produzione dell’opera rock Musica Ribelle con la regia di Emanuele Gamba di cui è assistente alla regia, coordina il progetto nazionale delle Matilda Italian Academy con il patrocinio della Royal Shakespeare Company di Londra. Ha conosciuto da poco la scrittura e la trova un’esperienza esaltante da continuare ad esplorare. Necessità: un palcoscenico e un paio di fari. Non ama il freddo. Consigli per la fioritura: Darle spesso possibilità creative.
Giulia Vannozzi: Attrice e operatrice di teatro sociale, ha studiato a Roma con Giorgina Cantalini e a Milano con il professor Bernardi. Ha passato metà della sua carriera cercando di essere un’attrice drammatica, anche se di nascosto guardava i comici e le commedie romantiche americane dal finale consolatorio. Poi un giorno non ha resistito e ha fatto coming out: ha cominciato a scrivere monologhi e ad esibirsi dove capitava. Sta ancora imparando, ma adesso sa cosa vuole fare da grande: diventare bella come Jennifer Aniston e nevrotica come Woody Allen. Questo è il suo primo spettacolo.
