Animali da bar (Ciclo “Altre tendenze”)

Evento segnalato da
- (Foto dal sito ufficiale)
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Data: Ven. 09 marzo 2018
Dove: Teatro Sociale, Via Oss Mazzurana, Trento
Orario: ore 20.30

Di Gabriele Di Luca / regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti / con Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi / produzione Carrozzerie Orfeo.

Per il suo ottavo appuntamento la rassegna “Altre Tendenze” del Centro Servizi Culturali S. Chiara si sposta a Trento. Venerdì 9 marzo, sul palco del Teatro “Sociale”, andrà in scena “ANIMALI DA BAR”, uno spettacolo della compagnia Carrozzeria Orfeo - vincitore del Premio Hystrio Twister 2016 – nato da una scrittura drammaturgica di Gabriele Di Luca.

All’interno della ricca offerta di proposte della rassegna “Altre Tendenze” - promossa dal Centro Servizi Culturali S. Chiara – venerdì 9 marzo sul palco del Teatro “Sociale” di Trento arriva “ANIMALI DA BAR”. Spettacolo vincitore del Premio Hystrio Twister 2016, è una commedia divertente, ma al tempo stesso feroce e graffiante, ambientata in un bar abitato da personaggi strani: un vecchio malato, misantropo e razzista che si è ritirato a vita privata nel suo appartamento; una donna ucraina dal passato difficile che sta affittando il proprio utero a una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che, mentre lotta per la liberazione del Tibet, a casa subisce violenze domestiche dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato costretto dal proprio editore a scrivere un romanzo sulla grande guerra.
“ANIMALI DA BAR” è il racconto di sei animali notturni, illusi e perdenti, che provano a combattere, nonostante tutto, aggrappati ai loro piccoli squallidi sogni, a una speranza che resiste troppo a lungo. Come quelle erbacce infestanti e velenose che crescono e ricrescono senza che si riesca mai ad estirparle. «E se appoggiati al bancone – scrivono gli autori – troviamo gli ultimi brandelli di un occidente rabbioso e vendicativo, fatto di frustrazioni, retorica, falsa morale, psicofarmaci e decadenza, oltre la porta c’è il prepotente arrivo di un “oriente” portatore di saggezze e valori… valori, però, ormai svuotati e consumati del loro senso originario e commercializzati come qualunque altra cosa. Tutto è venduto, sfruttato e contrattato in “Animali da Bar”. La morte e la vita, come ogni altra merce, si adeguano alle logiche del mercato».
La compagnia Carrozzeria Orfeo arriva per la prima volta in Stagione a Trento con una drammaturgia di Gabriele Di Luca, che ne è anche interprete sul palco insieme a Beatrice Schiros, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino e Paolo Li Volsi. La regia è affidata a Alessandro Tedeschi, Massimiliano Setti e allo stesso Gabriele Di Luca, mentre la voce fuori campo è di Alessandro Haber. Erika Carretta si è occupata dei costumi, e le luci sono state realizzate da Giovanni Berti. Il nome della compagnia nasce dalla contrapposizione di parole tra loro molto diverse: la concretezza di una carrozzeria e il simbolo dell’arte. Alla base della loro poetica c’è la ricerca di una comunione tra un teatro fisico e una drammaturgia legata a tematiche della contemporaneità basata sull’osservazione della realtà, che esplora diversi territori di scrittura, recitazione e messa in scena.
Lo spettacolo fa tappa a Trento dopo aver già girato tutta l’Italia, con un grande successo di pubblico e di critica. «Questa visione amenamente “nera” ben riassume lo stile di Carrozzeria Orfeo – ha scritto Magda Poli sul Corriere della Sera -  un gruppo che piace, che è attualmente sulla cresta dell’onda proprio per la sua capacità di ribaltare i buoni sentimenti. Gli attori, con l’aggiunta dell’irresistibile voce fuori campo di Alessandro Haber, sono bravi e senza dubbio efficaci. “Animali da bar” alterna situazioni volutamente trash, a scorci di dialogo acutamente pungenti, a momenti di sconsolata riflessione esistenziale». Descrivendo l’opera sulle pagine de La Stampa, Masolino D’Amico scrive: «Sceso nei bassifondi come già, tra i grandi, Gorkij e O'Neill, per tacere di Dostojevski, l'autore Gabriele Di Luca, vi porta sarcasmo e bravura nei dialoghi botta e risposta, imprimendo un ritmo sostenuto ai circa 90 minuti filati, impeccabilmente recitati da tutti con menzione particolare per Beatrice Schiros come l'elemento che ha passato le esperienze peggiori ma che è l'unico a non piangersi addosso».
Venerdì 9 marzo il sipario del Teatro Sociale si alzerà alle ore 20.30.

Informazioni:
http://www.centrosantachiara.it


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