Compagnia Artemis Danza: La doppia notte. Omaggio a Verdi e Wagner

Evento segnalato da
- (Foto da sito ufficiale. Ph. Gaia Gherardi)
- (Foto da sito ufficiale. Ph. Gaia Gherardi)
Data: Ven. 02 febbraio 2018
Dove: Palazzo dei Congressi, sala Garda, Riva del Garda (Tn)
Orario: ore 21.00
Note: Intero: 12 euro / Ridotto convenzioni: 10 euro / Ridotto generico (under 26 e over 65): 8 euro / Ridotto associazioni e scuole di danza: 5 euro / Vendita dei biglietti d’ingresso ai singoli spettacoli: alle casse del Centro Servizi Culturali Santa Chiara e agli sportelli delle Casse Rurali Trentine, la stessa sera dello spettacolo a partire dalle ore 20; e online sul sito web www.primiallaprima.it / NB: convenzioni: tessera Acli; tessera Dolomiti Energia

Aida e Tristano, Verdi e Wagner: un unico atto per una doppia notte. Due drammi, quelli dei protagonisti, opposti e contrapposti eppure congiunti da un destino tanto intimo e profondo, quanto universale: amore e morte. Lo spettacolo «La doppia notte» va in scena venerdì 2 febbraio nella sala Garda al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda, per la Stagione di danza 2017-2018 dei Comuni di Riva del Garda, Arco e Nago-Torbole. Inizio alle ore 21.

In «La doppia notte» gli eroi e le eroine di Tristano e Aida sono muti, senza voce, presenze fantomatiche dai destini inestricabili e immutabili. I personaggi, privati del verbo, si fanno corpi, potenti e vigorosi quanto evanescenti, metafore di tutte le storie d’amore e di morte, strumenti di un viaggio nei misteri più profondi dell’animo umano. Amore fatale, amore irresistibile, amore disperato, amore inafferrabile di giorno ma compiuto nella notte. Notte metafisica e leggendaria di Tristano, notte intima e psicologica di Aida, «La doppia notte» è aria, a volte un soffio leggero altre un vento impetuoso. È armonia ipnotica e appassionata in cui Wagner confluisce in Verdi e Verdi in Wagner, con nessi fatti di aspetti timbrici e contrappunti cromatici che coniugano due universi distanti e spesso contrapposti. In «La doppia notte» la scena non è il luogo delle linearità narrative, ma delle irrequietezze dell’anima, della smisuratezza dell’amore. Della sua enormità, esagerazione, immensità, vastità. Come la morte. Infinita.

Lo spettacolo è portato in scena da Artemis Danza, per la coreografia, la regia, le scene e i costumi di Monica Casadei. Elaborazione musicale Claudio Scannavini su musiche di Giuseppe Verdi e Richard Wagner; disegno luci di Daniele Naldi; fondale virtuale e foto di Fabian Albertini.


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