Gitiesse Artisti Riuniti: Sorelle Materassi (Ciclo "Grande prosa”)

Evento segnalato da
- (Foto dal sito ufficiale)
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Data: da Gio. 01 a Dom. 04 marzo 2018
Dove: Teatro Sociale, Via Oss Mazzurana, Trento
Orario: ore 20.30 / domenica ore 16.00

Da giovedì 1 a domenica 4 marzo il Teatro Sociale di Trento ospiterà il settimo appuntamento con la Stagione “Grande Prosa” 2017/2018 del Centro Servizi Culturali S. Chiara. Sarà in scena «SORELLE MATERASSI», libero adattamento di Ugo Chiti dal romanzo di Aldo Palazzeschi. Ne saranno interpreti, per la regia di Geppy Gleijeses, Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati. 

Cinico e divertente, arriva al “Sociale” nell’adattamento teatrale di Ugo Chiti, uno dei più importanti drammaturghi italiani, il romanzo capolavoro di Aldo Palazzeschi, «SORELLE MATERASSI». Si tratta di una produzione di GITIESSE Artisti Riuniti che vede impegnato nella regia Geppy Gleijeses, reduce dai recenti successi ottenuti nell’allestimento di di Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta e L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde. Sulla scena tre splendide attrici, beniamine del pubblico, come Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati.
Ambientato nei primi anni del ventesimo secolo nel sobborgo fiorentino di Coverciano, narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda), sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata riaccolta in casa dopo essere stata respinta dal marito. Teresa (Lucia Poli) e Carolina (Milena Vukotic) sono abilissime sarte e ricamatrici e vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda (Marilù Prati), delusa dalla vita, tende all'isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe (Sandra Garuglieri) che tranquillamente invecchia insieme alle padrone. Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo (Gabriele Anagni), il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali. Istintivamente Remo si rende conto di essere l'oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci. Il sereno benessere della vita familiare comincia ad incrinarsi: Remo spende più di quanto le zie guadagnino con il loro lavoro e le sue pretese non hanno mai fine. Giselda è l'unica a rendersi conto della situazione ma i suoi avvertimenti rimangono inascoltati. A poco a poco Teresa e Carolina utilizzano tutti i loro risparmi per soddisfare le crescenti esigenze del nipote, poi iniziano a indebitarsi e infine sono costrette a mettere in vendita la casa e i terreni che avevano ereditato dal padre.
Figurano nel cast degli interpreti anche Luca Mandarini nel ruolo di Palle, l’inseparabile amico di Remo, e Roberta Lucca nella parte di Peggy, ricca ereditiera americana. Le scene sono di Roberto Crea e il disegno delle luci è stato progettato da Luigi Ascione. Le musiche originali sono state composte da Mario Incudine, recentemente applaudito al Teatro Sociale in qualità di  attore, ma soprattutto come autore ed esecutore brani contenuti nello spettacolo Il casellante. Ha collaborato per la realizzazione degli abiti di scena l’Accademia del Costume e della Moda diretta da Andrea Viotti.

«Affrontare Palazzeschi e “Sorelle Materassi”– scrive Geppy Gleijeses nelle note di regia – esigeva anzitutto un’esatta collocazione di uno straordinario romanzo in un genere teatrale: cosa può diventare o meglio cosa può rappresentare “in nuce” “Sorelle Materassi”? Una commedia, una tragedia, un grottesco, un vaudeville, una farsa? Palazzeschi fornisce una quantità di segnali fuorvianti, attraverso la sua personalità e il romanzo in oggetto. Poeta, prosatore, drammaturgo, romanziere, giornalista, ancora poeta. Cos’è Palazzeschi, cos’è quindi “Sorelle Materassi”? Palazzeschi è un autore che vive e scrive in una inconfondibile e quasi cinica giocondità, con un suo nichilismo generoso, ma c’è qualcosa in lui di meravigliosamente oscuro, enigmatico e inafferrabile. Non abbiamo cercato in lui lo spessore della tragedia, né fino in fondo atmosfere cechoviane (anche se punti di contatto ve ne sarebbero), ma solo un gioco estenuato che si scioglie in una “impossibilità del dramma”. L’autore non lo cerca e il romanzo non ne ha la “struttura”, non ne sopporterebbe il peso. […] Ugo Chiti da questo dedalo di segnali spesso non univoci, ma splendidamente fuorvianti, è uscito scrivendo, a mio avviso, una delle più belle “novità italiane” degli ultimi anni, con spirito e delicatezza. Lucia Poli, attrice immensa e mia prediletta compagna d’arte, gioca con toni duri e abbandoni a cui né lei né noi possiamo resistere, Milena Vukotic distilla deliqui, smancerie e piccole ribellioni con il raro dono della grazia, Marilù Prati porta da par suo una ventata rivoluzionaria da povera pasionaria violata covercianese. Tutti gli attori e le maestranze di questa “commedia” (sì, definiamola così) mi hanno più o meno consciamente indicato la strada che spero avrebbe gradito quel burlone di Palazzeschi: la piccola tragicommedia minimale».

Venerdì 2 marzo «FOYER DELLA PROSA» con Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati: La rappresentazione di «SORELLE MATERASSI» sarà accompagnata, nel pomeriggio di venerdì 2 marzo presso lo spazio ridotto del Teatro Sociale, da «FOYER DELLA PROSA», incontro di approfondimento critico curato da Claudia Demattè e Giorgio Ieranò che il Centro Servizi Culturali S. Chiara propone in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.
La partecipazione è libera e aperta a tutti e l'appuntamento, al quale interverranno Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati, è fissato alle 17,30. La discussione sarà introdotta dal professor Massimo Rizzante dell’Università di Trento.

Baby-Sitting al “Sociale” con TATA A TEATRO: Anche nel corso della stagione 2017/18 è prevista la possibilità di fruire del servizio di baby-sitting Tata a Teatro in occasione della rappresentazione domenicale. E’ offerto gratuitamente agli abbonati e consente a genitori con figli in età compresa tra 3 e 10 anni di assistere allo spettacolo contando sul servizio professionale offerto dalla cooperativa sociale Progetto 92 all’interno del Teatro Sociale. Per i non abbonati è previsto invece un costo di 5 euro a bambino. Possono essere accolti al massimo 14 bambini ed è necessaria la prenotazione al numero verde 800 013952. 

Informazioni:
http://www.centrosantachiara.it


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