Ma (Ciclo “Altre tendenze”)

Evento segnalato da
- (Foto da comunicato stampa/di B. Giolivo)
- (Foto da comunicato stampa/di B. Giolivo)
Data: Mar. 17 aprile 2018
Dove: Teatro Sociale, Via Oss Mazzurana, Trento
Orario: ore 20.30

Per il penultimo appuntamento della rassegna Altre Tendenze, martedì 17 aprile il Centro Servizi Culturali S. Chiara porta sul palco del Teatro Sociale “MA”. Lo spettacolo, nato da una scrittura drammaturgica di Linda Dalisi e diretto da Antonio Latella, è interpretato da Candida Nieri, ed è prodotto da Stabilemobile Compagnia Antonio Latella, in coproduzione con il Festival delle Colline Torinesi.

Approda al Teatro “Sociale” di Trento “MA”, testo drammaturgico di Linda Dalisi, interpretato da Candida Nieri (Premio Ubu 2013 per la miglior attrice) che vede la regia di una figura di spicco del teatro italiano come Antonio Latella. Dal titolo evocativo, “MA” è un lavoro teatrale ispirato alla figura della madre nell’opera di Pier Paolo Pasolini: uno spettacolo intimo e poetico, che con delicatezza ci invita a riflettere sul rapporto privato fra un figlio e una madre.
Partendo dalla prima sillaba della parola “mamma”, il regista campano Antonio Latella – dal 2016 direttore della Biennale del Teatro di Venezia - guida il pubblico in un percorso all’interno dell’opera di uno dei massimi intellettuali del ‘900, seguendo un filo conduttore che ha al suo centro quella forza generatrice, procreatrice di parole come di uomini, di pensiero come di gesti artistici. «In tutte le sue vittorie e sconfitte, accanto all’uomo Pier Paolo Pasolini, c’è sempre la madre – precisa Antonio Latella nelle note di regia – nel suo cinema la madre diventa uno dei perni attorno a cui tutto ruota. […] Attraverso le parole, le immagini, il nostro tentativo è quello di tracciare una possibile unica madre, con quel MA necessario a mettere un dubbio: madre sì, ma…». Come fatto notare proprio dal regista di Castellammare di Stabia, sia nei momenti di gioia che in quelli di difficoltà, accanto all’uomo Pier Paolo Pasolini c’è sempre stata la madre, figura cardine anche dei suoi cinema: sguardi e sorrisi spezzati delle madri scelte come icone assolute di un’Italia che sa che tutto sarà irrecuperabile. «Quelli erano sguardi potenti e violentati da un dolore ancestrale – sottolinea Latella – tutta la sua letteratura e il suo teatro sono pervasi dalla presenza di quella madre che lo ha accompagnato nella fuga dalla banalità coatta del vivere quotidiano. […] Ma ogni volta la MA diventa altro. Per una madre che piange un figlio, un Gesù dei poveri, un operaio, un pittore, un poeta, un re Edipo, per una città che accoglie i reietti, per un paese che scaccia gli intellettuali, per una nazione troppo cattolica per non essere ipocritamente di destra fino in fondo, tutto è madre e si fa madre».
“MA” è un suono primordiale, è la prima sillaba che il bambino è invitato a pronunciare per richiamare l’attenzione della mamma, figura che diventa il centro anche di questo ultimo lavoro teatrale firmato dalla drammaturga napoletana Linda Dalisi. «Ma è una sillaba ripetuta tra le labbra che diventa culla e supplica – spiega l’autrice – il “Ma” del discorso adulto contrappone, aumenta, sminuisce, rinnega, esalta ma (eccolo) è “particella disgiuntiva” che è sempre legame. Cordone ombelicale tra due frasi-pensieri». 
 Per questo testo, Linda Dalisi è partita da Pasolini per ricercare una lingua, proseguendo poi la ricerca nella parola dopo il suono labiale del “ma”. Una Parola con la P maiuscola, quella in cui anche il segno grafico significa e dichiara che siamo in presenza di qualcosa di superiore, una forza generatrice, ovvero la Poesia, la «Madre Poesia» come viene definita da lei stessa. «Da quella Parola arrivo all’immagine e poi al senso – prosegue – osservo a lungo e accuratamente le immagini che ritraggono la madre del poeta e ne resto incantata. Quella Parola è scritta lì da qualche parte: in quegli occhi che hanno pianto o in quel sorriso che non ha mai smesso di accompagnare il figlio. Quella Madre che le parole le conservava in un cassetto mentre il Figlio ne faceva arma di battaglia. Che madre può essere la madre di un Profeta?».
Sul palco, seduta con i piedi infilati in due enormi scarpe nere, l’attrice di Cecina Candida Nieri, vincitrice del Premio Ubu nel 2013 come Miglior Attrice per lo spettacolo “Francamente me ne infischio”.

“MA”, prodotto da stabilemobile Compagnia Antonio Latella in coproduzione con Festival delle Coline Torinesi e in collaborazione con Centrale Fies, NEST, ha debuttato nel giugno del 2015 al Teatro “Astra” di Torino, ricevendo positivi riscontri di critica e di pubblico.

Per il pubblico, l’appuntamento è per Martedì 17 aprile – ore 20.30 – al Teatro “Sociale” di Trento.

Informazioni:
http://www.centrosantachiara.it


Cerchi altri eventi/informazioni?

Filtra gli eventi in calendario tramite il pulsante
+ Filtro agenda.
Consulta la sezione soggetti e luoghi per visionare le programmazioni dettagliate dei singoli inserzionisti.
In Eventi suggeriti e Notizie e comunicati alcuni eventi e contenuti in evidenza.
Vuoi sapere chi siamo, come funziona il servizio o metterti in contatto con noi?: chi siamo, servizi e pubblicità.


Soggetti e luoghi
Consulta l’elenco completo dei nostri inserzionisti nella sezione dedicata


Advertising