Murmuris - AttoDue: Il migliore dei mondi possibili

Evento segnalato da
- (Foto dal sito ufficiale)
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Data: Ven. 06 aprile 2018
Dove: Teatro Portland, Via Papiria 8, Trento 
Orario: ore 21.00
Note: Lo spettacolo sarà accompagnato da una degustazione di vini offerta da Cantina Vivallis durante la quale sarà possibile confrontarsi con i componenti delle compagnie ospitate / Il venerdì, ore 19.30 “Lo spettatore accorto”: approfondimenti tematici e formazione del pubblico a cura di Enrico Piergiacomi e Andrea Brunello con insegnante ospite / Info su costi e biglietti nella pagina del programma de La Bella Stagione

Ispirato al Candido di Voltaire / Di Magdalena Barile / Primo spettatore Massimiliano Civica / Regia Simona Arrighi e Sandra Garuglieri / Con Simona Arrighi, Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri / Scene e costumi Antonio Musa, Francesco Migliorini / Disegno luci Roberto Cafaggini.

Le avventure del Candido di Voltaire, giovane ottimista a spasso nel peggiore dei mondi possibili: il nostro.

Benvenuti nel giardino della libertà e dell'uguaglianza. Ogni sera 4 attrici/cortigiane si esibiscono al servizio della loro esigente padrona, Madame. In scena le avventure del Candido di Voltaire, giovane ottimista metafisico a spasso nel peggiore dei mondi possibili: il nostro. In una gara di asservimento volontario le 4 competono per compiacere Madame. Quando Madame viene decapitata nel suo giardino, senza una padrona per cui esibirsi e con un nuovo potere alle porte, le 4 dovranno decidere cosa fare delle loro esistenze. Come de la Boétie, le 4 sembrano suggerire che i patimenti degli uomini sono l’effetto del loro volontario e misterioso asservimento a un potere coercitivo a cui si convincono di dover rispondere. Candido è un’opera sulla schiavitù umana, eterna, micidiale, imbattibile nella mente e negli spiriti degli uomini.
Quattro donne coltivano un giardino. Esotico, idilliaco, inaccessibile ai mali del mondo. Le quattro ne sono le giardiniere elegantissime, le ninfe, le schiave. Diverse per indole e attitudine verso le cose del mondo, le quattro servono una padrona, signora del giardino: che ama i travestimenti e le cerimonie di gala. Le quattro fanno a gara per compiacere la padrona nel nobile sforzo dell’annullamento di sé: si sfidano nell’ arte di strisciare, soffocare la ragione all’asservimento più bieco. Un giorno la signora viene trovata decapitata nel boschetto dove si divertiva a fare scherzi e apparizioni. Dal mondo fuori dal giardino giungono notizie su un grande cambiamento in atto: nuovi poteri, nuovi travestimenti, nuove teste cadute. Le quattro si devono preparare: il giardino verrà distrutto e invaso, le aspetta un nuovo padrone, nuovi feticci da adorare, forse la morte o invece magari la libertà per chi ha i gusti più strani. In assenza della padrona, per la prima volta le quattro fanno la conoscenza le une delle altre e scoprono di avere molto in comune. Nella vita precedente fuori dal giardino si sono già incontrate molte volte, sono state uomini, soldati, amanti, hanno vissute molte vite, sono state spie, streghe, sacerdoti e re in una ruota di avvenimenti paradossali ma plausibili, come concertati da un sadico filosofo illuminista. L’assedio preme alle porte del giardino, una forza sconosciuta ma di certo oscura sta per invaderle. Le quattro, alla luce della loro travagliata esistenza, devono decidere cosa fare di fronte all’ennesimo stravolgimento che si prepara, se aderire a una nuova schiavitù, tentare la fuga insieme o separate o farla finita per sempre. Ognuna scriverà la sua storia nel giardino. In un meccanismo a orologeria si compiranno le vicende delle quattro giardiniere, serve volontarie, avventuriere, entertainers, vittime e carne ci, che malgrado i mille stravolgimenti dell’animo non possono fare a meno di andare sempre avanti, impeccabili, col sorriso sulle labbra, trainate chi da cupo cinismo, chi da una seppur labile speranza di libertà.
Il Migliore dei mondi possibili è un’opera originale ispirata all’opera di Voltaire, una farsa loso ca sull’origine del male che trova eco nelle idee del trattato sulla servitù volontaria di Etienne de La Boétie e nel divertente e cattivissimo Saggio sull’arte di strisciare di Paul H.D.d’Holbach.

Informazioni:
www.murmuris.it
www.teatroportland.it


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