Un racconto affascinante, travolgente e commovente della storia di Giorgio Perlasca (Como, 31 gennaio 1910; Padova, 15 agosto 1992), che nell'inverno del 1944, nel corso della seconda guerra mondiale, fingendosi console generale di Spagna salvò la vita di oltre cinquemila ebrei ungheresi strappandoli alla deportazione nazista e alla Shoah. Un giusto tra le nazioni, un uomo semplice e “normale” che sfidò la morte tutti i giorni, perfino faccia a faccia con Adolf Eichmann. Lo spettacolo di e con Alessandro Albertin «Perlasca: il coraggio di dire no» va in scena martedì 23 gennaio nella sala Garda del Palazzo dei Congressi di Riva del Garda, contributo della Stagione di prosa 2017/2018 dei Comuni di Riva del Garda, Arco e Nago-Torbole al Giorno della Memoria. Inizio alle ore 21.
Dopo la guerra, Giorgio Peralsca prosegue normalmente la sua vita, senza che delle sue gesta si sappia nulla, finché nel 1988 viene rintracciato da una coppia di ebrei ungheresi che gli devono la vita. Fino a quel momento non aveva raccontato a nessuno la sua storia, nemmeno ai suoi familiari. Quando i giornalisti gli chiederanno le motivazioni delle sue azioni, lui risponderà con una domanda: “Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?”
Alessandro Albertin: Attore professionista diplomato alla scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano nel 1999, ha lavorato con nomi importanti del teatro italiano, quali Virginio Gazzolo, Egisto Marcucci, Gianrico Tedeschi, Andrée Ruth Shammah, Gigi Proietti, Alessandro Gassman, Franco Branciaroli, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Damiano Michieletto, Giuseppe Emiliani. È autore dei testi teatrali che l’associazione Overland Teatro ha in repertorio, ovvero “Lo Sbarco in Normandia, i segreti di una vittoria”, “Marco Pantani, il campione fuori norma”, “Perlasca: il coraggio di dire no”.
