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A man with no borders

- (Foto da locandina)
- (Foto da locandina)
Data: Gio. 03 settembre 2015
Dove: Museo Riva del Garda, Piazza Battisti 3, Riva del Garda (Tn)
Orario: ore 21.00
Note: Ingresso libero

Giovedì 3 settembre alle ore 21.00, nel cortile del Museo di Riva del Garda in Piazza Battisti 3, sarà proiettato, per la prima volta in Trentino, il documentario A Man with no Borders | Il viaggio di Gilbert di Paola Rosà e Antonio Senter, prodotto dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dedicato a Gilbert Guella Popovich,  partito adolescente da Pranzo di Tenno e diventato sindaco di Alert Bay, villaggio di nativi americani al largo di Vancouver. I due registi dialogheranno con Valentina Galasso e Sara Zanatta della Fondazione Museo storico del Trentino. Per il Comune di Riva del Garda interverranno il sindaco Adalberto Mosaner e l'assessora alla cultura Renza Bollettin.

La prima proiezione di A man with no borders è avvenuta ad Alert Bay in Canada sabato 18 luglio 2015: c'erano ex sindaci del villaggio, un deputato del distretto di Victoria, esponenti del partito socialista canadese, sindaci di altre municipalità dell'Isola di Vancouver, nonché una folta delegazione della comunità dei Namgis, i nativi residenti sull'isola dei Cormorani.

Giovedì 3 settembre anche i rivani (e non solo) potranno conoscere la storia di Gilbert Guella Popovich, l'emigrante italiano che nella piccola comunità al largo delle coste di Vancouver fu sindaco per 28 anni.

Ad un decennio dalla morte, parenti e colleghi, avversari e compagni di partito, vecchi pescatori ed ex taglialegna, hanno recuperato storie e aneddoti di una vita restituendole, con malinconica nostalgia ma anche ironica allegria, nel documentario di Paola Rosà e Antonio Senter.

“A Man with no Borders”, un uomo senza confini, questo era Gilberto Guella, partito diciassettenne da Pranzo (ora Comune di Tenno) negli anni Cinquanta, adottato a Ladysmith dalla zia materna perché potesse iscriversi subito all'accademia aeronautica: aveva il sogno del volo, lo conferma la vedova Margie, che racconta di come anche in anni recenti Gilbert fosse tormentato da incubi ambientati in tempo di guerra. “Da bambino aveva assistito ai bombardamenti su Riva e non li aveva più dimenticati”. Le bombe, la ricostruzione, la partenza.
“Gilbert era instancabile, un gran lavoratore”, ricorda l'ex sindaco di Port McNeill, villaggio a mezz'ora di traghetto da Alert Bay; aviatore, taglialegna, taxista, pescatore e benzinaio, “il suo primo incarico per il Comune è stato quello di manovale part time addetto allo scavo delle fognature”, ricorda un ex sindaco di Alert Bay.
Da manovale a sindaco, senza stipendio come è d'uso nelle piccole comunità in Canada, e poi vincitore alle primarie socialiste per la candidatura a deputato regionale: queste alcune tappe di una vicenda politica incentrata soprattutto sulle cose concrete e sull'amore per la sua comunità, senza pregiudizi. Il “sindaco dall'Italia” sigla infatti con la tribù dei Namgis, nativi residenti sull'isola, un trattato di collaborazione che poi sarà modello per tutto il Canada, terra di segregazione e identità negata, dove i figli dei nativi venivano tolti alle famiglie e rinchiusi per anni nelle “residential schools”, istituti di rieducazione pensati per estirpare “l'indiano dal bambino”. E invece con gli “indiani” Gilbert aveva ottimi rapporti, dal capo Chief Bill che ancora ne ricorda la frase più ricorrente: “Ridate la terra agli indiani, la sapranno gestire meglio dei bianchi”, sino a quelli che saranno poi suoi parenti, grazie al matrimonio con Luisa della stirpe di Mango Martin. “Eravamo gli unici bianchi in famiglia”, ricorda scherzando il cognato, un canadese che aveva sposato la sorella di Luisa.
“Eppure era rimasto un vero rivano”, scherza l'attuale sindaco di Alert Bay, citando la ricostruzione della balaustra lungo l'oceano commissionata da Gilbert secondo il modello delle colonnine che costeggiano il lungolago di Punta Lido, a Riva del Garda.

Il filmato rientra in un progetto di documentazione realizzato nell'ambito dell'attività del Centro di documentazione sulla storia dell'emigrazione trentina, attivo all'interno della Fondazione Museo storico del Trentino e sostenuto dall'Ufficio Emigrazione della Provincia autonoma di Trento. Tale progetto ha visto la realizzazione di un dvd e di 5 puntate trasmesse sul canale televisivo History Lab e on-line (hl.museostorico.it/).

L’evento è realizzato in collaborazione con MAG Museo Alto Garda, Comune di Riva del Garda e Ufficio Emigrazione della Provincia autonoma di Trento.


Evento segnalato da Fondazione Museo storico del Trentino

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