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Le nuove schiave. Dalla Nigeria ai marciapiedi di Bolzano

Evento segnalato da Teatro Cristallo
- (Foto dal sito ufficiale)
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: Ven. 09 dicembre 2016
Dove: Sala Giuliani - II piano Centro Culturale Cristallo, Via Dalmazia, Bolzano
Orario: ore 20.30
Note: Ingresso gratuito / Un altro viaggio - Anders reisen / Cooperativa Le Formiche Die Ameisen / Madre Terra - Associazione Cristallo, unibz, Caritas Bolzano - Bressanone

Cristallo, venerdì si parla delle “nuove schiave” dalla Nigeria. Isoke Aikpitanyi racconta le storie di tante ragazze costrette a prostituirsi.

Ci sono dei racconti che fanno venire i brividi e che mai si vorrebbero sentire: venerdì sera, 9 dicembre alle 20.30 in sala Don Lino Giuliani al II Piano del Centro Culturale Cristallo Isoke Aikpitanyi, autrice di “Le ragazze di Benin City”, racconterà la sua storia, un viaggio infernale cominciato in Nigeria, terra che decise di lasciare a causa della povertà per cercare fortuna in Europa, un continente che invece l'ha costretta a vivere in una situazione di soprusi e violenze quotidiane. Il calvario di Isoke e delle numerose ragazze africane è l'occasione per parlare di un fenomeno in crescita, quello della tratta del sesso. L'iniziativa fa parte di “Madre Terra” dell'Associazione Cristallo, Caritas Bolzano-Bressanone e unibz e rientra nel percorso “Un altro viaggio-Anders reisen” de Le Formiche-Die Ameisen, sostenuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano, Ufficio Affari di Gabinetto.

Dalla Nigeria all'Italia sognando un futuro migliore e finendo invece nel brutale giro della criminalità organizzata: Isoke Aikpitanyi ha scritto nero su bianco la sua storia personale e quella di tante ragazze che, come lei, hanno subito violenza e sono state avviate alla prostituzione. Nel libro “Le ragazze di Benin City. La tratta delle nuove schiave dalla Nigeria ai marciapiedi d'Italia” (ed. Melampo, 2007) scritto a quattro mani con Laura Maragnani, Isoke Aikpitanyi  descrive il suo arrivo in Italia a vent'anni: le avevano promesso un lavoro di commessa, si ritrovò invece a vivere in schiavitù. Sola e spaventata, fu costretta a prostituirsi, notte e giorno, sette giorni su sette, in stato di gravidanza o subito dopo un aborto. Dopo anni di atroci sofferenze, decide di ribellarsi e scappare e fonda un'associazione “La ragazza di Benin City” che si occupa di assistere le vittime della tratta. 

Oggi sulle strade italiane ci sono migliaia di donne vittime del traffico di esseri umani: i loro racconti rivelano una storia non solo di violenza sulle donne ma di diritti umani negati che apre uno squarcio sullo strapotere della criminalità organizzata. All'incontro di venerdì saranno presenti in sala Francesco Campana e Nadia Gagliardini del Progetto Alba dell'Associazione La Strada-Der Weg e Marina Della Rocca, antropologa di GEA Bolzano che spiegheranno cosa si fa in Alto Adige per prevenire e contrastare il fenomeno.
Marina Della Rocca parlerà della violenza contro le donne migranti che è caratterizzata da una specifica vulnerabilità data dall’intersezione tra più aspetti di carattere sociale che sono l’appartenenza di genere,
quella etnico-culturale, quindi la provenienza delle donne stesse, e la condizione  sociale legata al background migratorio. Questa prospettiva evidenzia che per combattere la violenza contro le donne migranti, in tutte le sue forme, è fondamentale considerare: le condizioni strutturali delle politiche relative alla migrazione; il razzismo che viene esercitato sia a livello interpersonale che a livello istituzionale; la condizione femminile che comporta una discriminazione diffusa nei confronti delle donne e una specifica vulnerabilità legata ai ruoli che le donne ricoprono a livello culturale e sociale.
Francesco Campana e Nadia Gagliardini invece spiegheranno il “Progetto Alba” dell'Associazione La Strada-Der Weg, che si occupa a livello locale di accogliere le vittime negli alloggi protetti, sia per progetti individualizzati con l’ottica dell’integrazione socio-lavorativa sul territorio italiano sia in forma emergenziale garantendo in questo caso l’assistenza e la risposta ai bisogni primari delle persone ospiti per un breve periodo di recupero e stabilizzazione che consenta alla vittima di scegliere se intraprendere un percorso di cambiamento.

L'incontro si terrà in sala Don Lino Giuliani, al II Piano del Centro Culturale Cristallo, in via Dalmazia 30 a Bolzano. L'ingresso è gratuito e non è necessaria la prenotazione.

Informazioni:
http://www.teatrocristallo.it


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