Un approccio metaforico all’idea di migrazione e confine: Voci di Bolzano.
Un’installazione temporanea e una conversazione performativa.
Presentato da: Kolar Aparna, Beatrice Catanzaro, Mehbratu Efrem Gebreab.
In conversazione con: Iain Chambers.
Nel 2016 Lungomare ha invitato la geografa Kolar Aparna e l’artista Beatrice Catanzaro a partecipare a un progetto di residenza di lunga durata chiedendo loro di realizzare un progetto legato al contesto dell’Alto Adige come regione di confine in relazione al flusso migratorio di richiedenti asilo che la sta attraversando. L’approccio condiviso delle due partecipanti incrocia questioni che emergono nell’indagine teorica sul fenomeno con una pratica ‚sul campo’ e definisce il contesto per una riflessione sul mutamento sociale e sulla dimensione politica nella produzione artistica.
Negli ultimi mesi, durante il loro periodo di ricerca, le due ospiti hanno avuto incontri con i rappresentati di varie ONG locali, con attivisti, politici e ricercatori e la con la società nella sua interezza. Inoltre, Kolar Aparna e Beatrice Catanzaro hanno iniziato a collaborare con il geografo eritreo Mehbratu Efrem Gebrerab.
Il 30 giugno alle ore 19 Lungomare Ti invita al primo momento di restituzione pubblica organizzato nell’ambito di questo progetto.
Durante la serata l’artista e i due geografi condivideranno il processo creativo seguito fino ad oggi. Esso è organizzato attorno a queste metafore: “Metamorfosi”, in riferimento a una prospettiva di tipo geologico; “Passaggi egemonici”, un tema attinto dall’esperienza delle ambiguità legali e burocratiche che possono essere interpretate come forme di violenza; “In/Visibilità dei confini”, metafora basata su alcune narrative personali di attraversamento di confini geopolitici in Europa, ma non solo; “Senso di appartenenza”, basata sulla discrepanza fra realtà percepita e vissuta; “Narcisismo collettivo”, in riferimento alle proiezioni storiche e contemporanee del sè nel contesto dell’accoglienza dell’altro; “Tormento postcoloniale”, che attinge non solo dalle esperienze personali, ma anche da riflessioni teoriche sulla continuità della storia e sulle trasformazioni delle relazioni migratorie.
In dialogo con Iain Chambers e Mehbratu Efrem Gebreab, Kolar Aparna e Beatrice Catanzaro ci confronteremo con le possibilità di queste metafore per aprire immaginari sui territori, le migrazioni e i confini.
Informazioni:
http://lungomare.org
