Per la programmazione de “Gli oracoli del sabato” presentazione della tesi di laurea “Fonti classiche di un umanista trentino. Gli epigrammi di Giovanni Lagarino”. Giovanni Lagarino (Ala 1470 ca. – Brentonico 1531) fu poeta e “rettore pievano” a Brentonico dal 1509 al 1531. Con Claudio Marinelli (autore della tesi di laurea) e Carlo Andrea Postinger (storico).
Giovanni Lagarino, poeta e sacerdote: due spiriti diversi che portano a due esiti opposti: l’amante degli auctores e il rettore pievano generoso impegnato nella cura delle anime e nell’impegno scolastico. Questo, in somma sintesi, è il Lagarino, figura sfuggente nel panorama dell’Umanesimo, le cui tracce si riducono a scarse informazioni bibliografiche (ne hanno scritto Scipione Maffei, Giuseppe Papaleoni, Angelo Amadori) e a un corpus di 42 epigrammi in esametri latini conservati nella raccolta della “Collezione Ashburnhàm” della Biblioteca Laurenziana di Firenze. Giovanni Lagarino nacque ad Ala intorno al 1470, figlio di Gilberto da Parma dei Donini, famiglia originaria di Castrignano, ora frazione di Langhirano. Compì gli studi a Treviso e a Verona prima di essere nominato “rettore” della pieve di Brentonico nel 1509, dove istituì anche una scuola pievana vera. Stabilì molti legami con gli intellettuali dell’epoca. Morì verosimilmente a Brentonico nel 1531 e fu probabilmente sepolto in un sepolcro eretto davanti all’altare della Confraternita della Ss. Trinità. Con testamento del 7 ottobre 1530 lasciò alla pieve di Brentonico un ricco beneficio che porta ancora il suo nome. La tesi di Claudio Marinelli vuole dare nuova luce a questo personaggio, uno dei primi esponenti letterari del Trentino, che non è mai stato oggetto di uno studio approfondito e non ha ricevuto l’importanza che sicuramente merita. Nella tesi sono stati analizzati i suoi aspetti più rilevanti: la vita e le opere, la tradizione specialistica che ne ha tramandato la memoria, i temi che si incontrano nei suoi testi e le poesie stesse. Nella tesi viene inoltre offerta una pubblicazione dei carmi, a cui vengono aggiunti, per la prima volta, una traduzione in lingua italiana e un commento approfondito, mirato a ricercare le fonti classiche a cui il Lagarino si è ispirato. Assieme all’autore della tesi di laurea interverrà anche lo storico Carlo Andrea Postinger.
