Un dialogo fra arte e scienza con tre ospiti d'eccezione: Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi e il fisico teorico Tommaso Calarco, moderati da Alda D'Eusanio, giornalista e conduttrice televisiva italiana.
L'incontro di inserisce fra gli eventi collaterali della mostra “Archimede. L’invenzione che diverte”. Durante la serata il dialogo intreccerà scienza e storia dell'arte, riflessioni sul tema delle innovazioni e della creatività nel campo delle scoperte scientifiche ed artistiche, proprio come ci insegna Archimede, il geniale inventore e matematico della classicità.
L’intento è indagare il genio moderno nel mondo della scienza e dell’arte contemporanei e capire insieme quanto potere possono avere l’intelletto e la fortuna nelle scoperte dell’uomo.
I relatori saranno i portavoce di questi temi, presentandoli attraverso le proprie esperienze professionali e di vita.
I protagonisti dell'incontro:
Alda D’Eusanio è conduttrice e autrice di vari programmi televisivi come il rotocalco pomeridiano "L'Italia in diretta" e il settimanale di attualità "Domani è un altro giorno nel 2000", entrambi in onda su Rai 2. Il programma televisivo per cui è più conosciuta è il talk show "Al posto tuo", in onda il primo pomeriggio su Rai 2, iniziato nel 1999 e da lei ideato e condotto fino al 2003. Ha vinto nel 2010 il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito, coordinato da Mario Esposito e presieduto da Magdi Allam.
Arturo Galansino (1976), dopo la laurea a Milano, ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia e Critica d’Arte a Torino ed è stato ricercatore all’INHA di Parigi. In seguito, una brillante carriera tra Musée du Louvre di Parigi (2008-2010), National Gallery (2010-2012) e Royal Academy of Arts di Londra (2013-2015), nel 2015 è tornato in Italia dopo 10 anni all’estero come Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze. Oltre a rafforzare la ricerca sull'arte antica, come nell'attuale mostra su "Il Cinquecento a Firenze", parallelamente ha rilanciato il ruolo del contemporaneo nella programmazione di Palazzo Strozzi con i grandi successi delle mostre su Bill Viola e Ai Weiwei del 2016 e 2017.
Tommaso Calarco (Istituto di Sistemi Quantistici Complessi, Università di Ulm) è un fisico teorico, tra i primi ad applicare la teoria del controllo alla computazione quantistica. Attualmente è il direttore del centro per le scienze e tecnologie quantistiche integrate (IQST), che coinvolge le Università di Ulm e di Stoccarda e l’Istituto Max Planck per la ricerca sulla fisica dello stato solido. È uno degli autori del “Manifesto Quantistico” e membro del gruppo di esperti delle Commissione Europea per l’iniziativa Flagship sulle tecnologie quantistiche.
Nato e cresciuto a Rovereto, diplomato col massimo dei voti al liceo Rosmini, laureato in fisica a Padova, sposato con una roveretana, una vita incrociata, come studioso, fra gli Usa e la Germania, è anche uno dei tre scienziati autori del “Quantum manifesto” ed è a capo del comitato di scienziati (che gode della collaborazione, fra gli altri, anche di tre premi nobel come Serge Haroche, Albert Fert e Theodor Hansch, e che ha fra i suoi membri pure il presidente del Cnr, Massimo Inguscio) che è riuscito a divenire promotore “politico” di un investimento straordinario sulla scienza. Un miliardo di euro per sviluppare l’eccellenza scientifica e la tecnologia quantistica. Dal 2014 dirige l’Institute for Complex Quantum Systems dell’Università di Ulm (Germania).
Nell'ambito della mostra:
Archimede. L'invenzione che diverte
Evento segnalato da MUSE - Museo delle Scienze