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Libri per la città / Da De Amicis a Depero (Ottocento e Novecento) / Inauguraz. mostra

Evento segnalato da Comune di Riva del Garda
- (Foto dal sito ufficiale)
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Data: Ven. 07 aprile 2017
Dove: Biblioteca Civica, Piazza Giuseppe Garibaldi, Riva del Garda (Tn)
Orario: dalle ore 18.00

Terzo appuntamento con «Libri per la città. Quattro sguardi sul Fondo Antico della biblioteca civica di Riva del Garda», il ciclo di eventi espositivi dedicato alla valorizzazione del patrimonio librario antico conservato dalla biblioteca rivana: da venerdì 7 a sabato 29 aprile protagonista è il periodo dell'Ottocento e Novecento, tema «Da De Amicis a Depero)». L'inaugurazione, venerdì 7 aprile con inizio alle ore 18, avviene con la presentazione (in anteprima: il libro non è mai stato presentato prima d'ora) di «Memorie della guerra. Fonti scritte e orali al servizio della storia e della linguistica» (ed. Università degli Studi di Trento, 2016, collana Labirinti, n. 161, pagg. 410), a cura di Serenella Baggio.

Saranno presenti la curatrice, Serenella Baggio, docente di storia della lingua all’Università di Trento, e quattro dei più giovani autori: Federico Andriolli (“Senza nesuna colpa è tropo dura. Tra memorie e passatempi: lo zibaldone di prigionia di Francesco Zanettin”), Beatrice Carducci (“Scritture di donne: dal journal intime al salotto borghese, attraverso l’analisi del diario di Filomena Boccher profuga a Mitterndorf durante la grande guerra”), Chiara Magnaguagno (“Memoria di guerra come storia orale. Intervista a due anziani dialettofoni sui ricordi dell’esperienza vissuta durante la Seconda guerra mondiale”) e Tommaso Pedrazzoli (“Una lunga lettera alla moglie. La Memoria di Sebastiano Leonardi”).

Nel volume studiosi di varie discipline storiche (storia contemporanea, paleografia, etnomusicologia, storia della lingua italiana) si confrontano sul tema delle fonti della Grande guerra indicando percorsi di ricerca innovativi, dal recupero della memoria indiretta con inchieste di storia orale all'esplorazione di corpora e archivi pubblici e privati ancora poco noti. Accanto alle testimonianze del vissuto di guerra l'eccezionalità di quell'evento è testimoniata dallo sviluppo delle scienze sociali favorito dalla mobilità di guerra e dalle strutture concentrazionarie; dobbiamo a demo-antropologi e a dialettologi alla ricerca della psicologia dei popoli la possibilità di sentire le voci registrate dei soldati che recitano e cantano e di leggere le loro lettere.

L’impressione che la miscellanea rende al suo lettore è quella di un libro “aperto” alle tante suggestioni portate dalle diverse tipologie di fonti, orali e scritte, tutte utilizzate per far “uscire” le parole, scritte, dette e cantate di coloro che hanno vissuto questa tremenda esperienza. Non sono parole a caso, ma parole scelte per esprimere un disagio, un dolore, la nostalgia, la paura. Da qui, l’importanza di ascoltarle e capirle. Naturalmente, l’obiettivo dello studio comprende anche l’analisi dell’uso della parola, in italiano (quale italiano?), in dialetto. Quali forme scelgono gli intervistati o gli scriventi per esprimere il loro pensiero: la lingua madre o quella che hanno imparato a scuola? Gli errori che troviamo nei testi a che cosa sono dovuti, alla lontananza dagli anni di apprendimento, o dallo sforzo di scrivere in italiano, una lingua mai usata nelle conversazioni quotidiane? Mille percorsi di ricerca, dunque, vengono fuori da questa miscellanea, alcuni dei quali innovativi o poco noti, dal recupero della memoria indiretta con inchieste di storia orale all’esplorazione di documenti e di archivi pubblici e privati ancora poco noti.

La presentazione rivana è stata pensata per dare maggior risalto agli studenti e ai giovani studiosi che hanno avuto l’opportunità non solo di scrivere dei loro studi, ma anche di confrontarsi con un “esterno” non sempre molto accogliente. L'idea di presentare il libro “Memorie della guerra” nasce dal desiderio di valorizzare non solo certi studi, ma proprio i “loro” studi, e di mostrare quale sia stato l’impegno e la fatica. I giovani studiosi potranno raccontare oltre che l'esperienza scientifica anche quella umana, significativa nel caso di una pubblicazione che tratta materiale così particolare.

Libri per la città. Quattro sguardi sul Fondo Antico della biblioteca civica di Riva del Garda
È possibile avvicinare il grande pubblico a un patrimonio «di nicchia» come la collezione del Fondo Antico di una città? La biblioteca civica di Riva del Garda affronta questa «sfida impossibile» con un nuovo progetto, innovativo e ambizioso, realizzato affidandosi ad una esperta, Adriana Paolini, con la collaborazione della Soprintendenza provinciale per i beni culturali, dell'Archivio storico del Comune di Riva del Garda e del Museo Alto Garda. L'iniziativa consiste in un ciclo di quattro mostre progettate espressamente per avvicinare un pubblico di non addetti ai lavori, il più possibile ampio, proponendo loro una selezione (necessariamente limitata) degli oltre 4000 volumi conservati negli archivi della biblioteca, manoscritti e libri a stampa databili tra il secolo XV e il XIX.
Ogni mostra è allestita in parte all'entrata e negli atri, in parte nella sala all'ultimo piano della biblioteca, propone una selezione di libri, ognuno corredato di una completa didascalie e, in alcuni casi, di oggetti d'epoca, con pannelli aerei di contestualizzazione e una guida cartacea dedicata, contenente una bibliografia essenziale, riferita sia a Riva del Garda, sia alla storia del libro. Un’esposizione «a rotazione», grazie alla quale ogni mese saranno presentate tipologie di materiale librario diverso, organizzate in base a un criterio cronologico. Un percorso che non solo mette in evidenza i pezzi più interessanti, ma intende far risaltare anche i progressi storici e tecnologici dei testi scritti, a sottolineare il forte legame con i libri di oggi, e quello di quei libri con la nostra terra.


Evento segnalato da Comune di Riva del Garda

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