Una notte che si colora di verde è un tempo sospeso, nel quale la città riallaccia il dialogo con la natura. Quella natura che da sempre ogni città tende ad escludere.
Una notte che si colora di verde è un tempo di riscoperta e di scelta, un tempo di riflessione critica e di impegno. Un tempo di speranza, di nuova voglia di essere. Un tempo di gioco, fino al teatro fantastico del circo di strada.
Come in un organismo le vie si intrecciano, confluiscono in piazze. Nella piazza delle erbe c’è un mercato, traccia dell’incontro pur discontinuo di città e contado.
Nella piazza di un museo d’arte trova humus vitale la parola in musica ‘dare voce ai respiri delle piante, alle gocce di pioggia’ e il gesto delle mani incontra, ricreandole, le forme della natura.
Dagli scaffali di una biblioteca, nello stesso luogo, escono per offrirsi erbari e storie di piante e fiori.
Anche le piante sentono, elaborano strategie, prendono decisioni. Di sensorialità reciproca tra mondo vegetale e mondo umano si verrà a conoscere di più, per uno sguardo maturo sulla vita che ci circonda.
Salute e benessere passano attraverso l’alimentazione e il movimento, in una terra meno inquinata che si nutre di energie meno invasive. Nel segno della mobilità sostenibile la bicicletta, a 200 anni dalla sua nascita, racconta una storia alternativa in un convegno e in una esposizione. Movimento, salute, benessere, parole da pronunciare insieme a sostenibilità.
Nella convivialità di una cena all’aperto la città riallaccia i legami e sperimenta alternative alimentari virtuose.
Fuori dell’abitato il bosco della città si anima di suoni e chiama a raccolta, perché la condivisione è il fondamento della comunità. Nel centro storico, dentro un palazzo, le voci dei poeti antichi e moderni disegnano un filo di fedeltà all’uomo e alla natura, nella consapevolezza di un rapporto non scontato. Una notte che si colora di verde è un tempo cui siamo chiamati, una sospensione benefica della corsa all’utile immediato. Un tempo di ascolto dell’altro e delle vite che crescono piano, mettendo foglie e fiori, umilmente, senza parola.
Informazioni e programma:
http://www.comune.rovereto.tn.it
