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Sulle orme di Darwin. Verso un dialogo interdisciplinare

Evento segnalato da MUSE - Museo delle Scienze
- (Foto dal sito ufficiale)
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: Gio. 23 febbraio 2017
Dove: MUSE, Corso del lavoro e della scienza, Trento
Orario: ore 17.30

Se seguissimo le orme lasciate da Darwin in quale direzione ci condurrebbero? La risposta non può che essere: in molti luoghi! L'evoluzionismo è infatti un pensiero dinamico, la cui influenza si estende ben oltre i confini della biologia. Il modo migliore per celebrare il lavoro e le teorie di Darwin è, quindi, all'insegna dell'interdisciplinarità. Giovedì 23 febbraio alle 17.30, MUSE e Università degli Studi di Trento presentano SULLE ORME DI DARWIN, conferenza multidisciplinare nella quale l’evoluzionismo verrà affrontato da numerosi punti di vista (storico-scientifico, filosofico, antropologico e neurobiologico), in modo coinvolgente e accessibile.
Seguendo le orme di Darwin, sarà quindi possibile esplorare orizzonti differenti, dove i limiti disciplinari vengono superati dalla voglia di conoscere. A trattare il tema saranno Carlo Brentari,  Stefano Grimaldi, Luca Liberatore, Università degli studi di Trento - Dipartimento di Lettere e Filosofia e Yuri Bozzi, Università degli Studi di Trento CIMeC - Centro Interdipartimentale Mente e Cervello. Modera: Andrea Cagol, ACPress
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La pubblicazione dell’Origine delle specie (1859) ha suscitato una diffusa ondata di ostilità da parte di numerosi intellettuali. Nel caso della filosofia, il rifiuto del darwinismo è stato molto diffuso e anche molto vario nelle sue modalità. Sbaglierebbe chi pensasse solo alla questione religiosa, ad esempio all’incompatibilità della teoria dell’evoluzione con il messaggio biblico della Creazione. Non c’è stato solo questo, tant’è vero che un pensatore fortemente anticristiano come Nietzsche, che a prima vista avrebbe dovuto accogliere Darwin come un alleato, critica accesamente il darwinismo. Carlo Brentari affronterà il tema dal punto di vista filosofico. Grazie a lui, al suo intervento e alle domande del pubblico, sarà possibile capire come mai, storicamente, il darwinismo ha suscitato tante critiche in ambito filosofico e da dove derivi l’idea che la teoria darwiniana tolga agli esseri viventi la capacità d’azione, li riduca quasi a materiale passivo dell’evoluzione. Cosa avrebbe pensato Darwin dell’accusa, mossa alla sua teoria, di “impoverire la vita”?

Stefano Grimaldi, Professore associato di Antropologia; Preistoria e Protostoria spiegherà invece come l’evoluzione e la selezione naturale siano i principi attraverso i quali la vita si modifica nel tempo, permettendone la continuità. Numerose sono le difficoltà che impediscono agli esseri umani, soprattutto per coloro i quali hanno meno affinità con le scienze naturali, di accettare il fatto le leggi naturali hanno permesso la nostra presenza sulla Terra, nella nostra forma attuale. Forse suscita ancora più emozione poter pensare che tali leggi hanno permesso l’origine e l’evoluzione di quello che da sempre viene considerato essere il carattere che ci contraddistingue dagli animali: la Cultura.

Il cervello è l’organo deputato al controllo di tutte le funzioni del nostro corpo elabora gli stimoli sensoriali provenienti dagli organi di senso (cioè dall’ambiente circostante) e dall’interno del nostro corpo, dando risposte comportamentali agli stimoli stessi. Il cervello, nell’uomo, è anche la sede dei processi mentali, del pensiero razionale e simbolico, della capacità di immaginare il futuro, e soprattutto del linguaggio verbale. Queste sono la caratteristiche che ci rendono profondamente diversi dalle scimmie antropomorfe e (verosimilmente) dai nostri antenati. Yuri Bozzi, professore di Fisiologia Università degli Studi di Trento, CIMeC - Centro Interdipartimentale Mente e Cervello approfondirà Quando e in che modo si è evoluto il nostro cervello, così come lo conosciamo. Le nostre facoltà cognitive sono il prodotto di specifici “geni del cervello umano”?

Infine, Luca Liberatore, studente di Filosofia e linguaggi della modernità, focalizzerà il suo intervento sulla particolarità degli studi evoluzionistici in rapporto alla nostra concezione di scienza che, basandosi principalmente sulle scienze fisiche, mal si adatta alle metodologie dell’evoluzionismo.

Informazioni:
https://www.facebook.com


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