La Compagnia della fortezza. Storia di un Laboratorio Teatrale nel carcere di Volterra: incontro con Armando Punzo nell'ambito della mostra Fratelli e sorelle. Racconti dal carcere.
Giovedì 26 gennaio alle ore 20.30 il Museo Diocesano Tridentino ospiterà in sala arazzi un incontro molto speciale con il drammaturgo e regista teatrale italiano Armando Punzo. Direttore artistico del Teatro di San Pietro di Volterra e del festival VolterraTeatro, Punzo è noto soprattutto per l'attività teatrale svolta con i detenuti nel carcere di Volterra, dove nel 1988 ha fondato la Compagnia della Fortezza, uno dei primi progetti di teatro in carcere in Italia.
Due sono gli elementi che contraddistinguono fin da subito l'attività della Compagnia rispetto ad altre esperienze di teatro in carcere: l’assiduità e la continuità del lavoro svolto con i detenuti e l’orientamento verso l’esito artistico del lavoro fatto attorno al teatro. Lungi da ogni fine che sia dichiaratamente e primariamente trattamentale, rieducativo, risocializzante, la Compagnia della Fortezza pone molta attenzione alla qualità artistica del proprio operato, sempre diretto all'interesse del teatro e delle arti. Eccezionali i risultati conseguiti: spettacoli da annoverare negli annali della storia del teatro, consenso di critica e operatori, premi, ma anche la consapevolezza di essere riusciti laddove ben pochi avrebbero scommesso, ovvero rovesciare il ruolo e l’immagine di un’istituzione. Il successo e la bontà dei risultati che continuano a premiare l’esperienza della Compagnia della Fortezza e di chi ne è coinvolto, ha spinto Punzo a dedicarsi al conseguimento di un nuovo ambizioso riconoscimento, ovvero quello di trasformare la Compagnia in teatro stabile e fare del carcere di Volterra un vero e proprio istituto di cultura piuttosto che di pena, un progetto che -al di là della propria unicità a livello internazionale- rappresenterebbe il naturale sviluppo di un’attività che è in costante crescita.
Armando Punzo: Nato a Cercola (Napoli) nel 1959, inizia la sua attività a Napoli nel 1978 con spettacoli di strada del Teatro Laboratorio Proposta. Dal 1983 è a Volterra dove nel 1987 fonda l’Associazione Culturale Carte Blanche di cui è attualmente direttore artistico. Nel1988 Punzo inizia a lavorare con i detenuti del Carcere di Volterra: nasce così la Compagnia della Fortezza, allora unico progetto di teatro in carcere, e sicuramente un nuovo modo di fare teatro.
A partire dal 1989 fino ad oggi continua in maniera incessante e quotidiana il suo lavoro nella Fortezza di Volterra, e alla direzione della Compagnia crea numerosi spettacoli, molti dei quali premiati con prestigiosi riconoscimenti: I Negri di Jean Genet – (Premio Europa Nuove Realtà Teatrali Taormina Arte ‘96 – Premio Speciale Teatro Festival Parma), I Pescecani ovvero quello che resta di Bertolt Brecht– (Premio UBU come miglior spettacolo dell’anno nel 2004, Premio Carmelo Bene della Rivista letteraria Lo Straniero e Premio A.N.C.T. – Associazione Nazionale Critici di Teatro), Alice nel paese delle meraviglie – Saggio sulla fine di una civiltà (Premio UBU come miglior regia nel 2009).
Armando Punzo svolge la sua attività di regista anche al di fuori del carcere e dal 1998 ad oggi è direttore artistico del Teatro di San Pietro di Volterra. Ha inoltre co-diretto il festival Internazionale VolterraTeatro nelle edizioni ’96, ‘97 ,‘98 e ‘99, presentando il progetto “I Teatri dell’Impossibile”. Dall’anno 2000 fino ad oggi ha la direzione artistica e la gestione organizzativa del Festival. Punzo è spesso invitato in Italia ed all’estero a tenere seminari, workshop, conferenze e laboratori sull’esperienza della Compagnia della Fortezza e sulla metodologia sviluppata in questi anni con il lavoro all’interno del Carcere e con il progetto I Teatri dell’Impossibile. Ad oggi, su queste esperienze sono stati realizzati numerosi libri, pubblicazioni oltre che numerosissime tesi di laurea e dottorati di ricerca nelle più diverse discipline, sia in Italia che all’estero. Nel 2004 ha ideato il progetto co-finanziato dalla Comunità Europea dal titolo Teatro e Carcere in Europa – formazione e sviluppo e divulgazione di metodologie innovative, in collaborazione con alcune delle più importanti strutture europee che si occupano di teatro e carcere. A questo ha fatto seguito un nuovo progetto europeo (2013-2015) denominato PICP – The prison, from penal institute to cultural place volto a indagare come le buone pratiche concernenti l’attività teatrale in carcere possano essere riassunte in un modello esportabile in altre carceri e/o altri settori dell’esclusione e/o altri target.
