Biblioteca Civica di Merano, Museo delle Donne e Merano Arte presentano: QUI E ALTROVE / HIER UND WOANDERS / Moderazione e coordinamento, Adel Jabbar.
Programma:
22.02.2018, ore 19.00
Merano Arte, Portici 163
Le bellezze dei luoghi
Conversazioni, musica e immagini con Adel Jabbar e Omar El Afrah (musicista - liuto).
Omar El Afrah. Frequenta l'istituto musicale di Fez (Marocco), sua città natale. Trasferitosi in Italia nel 2004, ha collaborato con numerosi gruppi musicali e ha partecipato a diversi progetti musicali e teatrali. Attualmente fa parte del gruppo Passpartu.
Adel Jabbar. Sociologo dei processi migratori e delle relazioni transculturali. Attualmente è docente presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Modena e il Centro Teologico di Torino sui temi del pluralismo culturale e del dialogo interculturale e interreligioso. Collaboratore del Forum provinciale per la pace di Trento.
01.03.2018, ore 20.30
Biblioteca Civica, Via delle Corse 1
Parole in Haiku
Con Lilia Ianeva (poetessa e cantante) e Alena Savina (musicista-violino).
07.03.2018, ore 19.00
Museo delle Donne, Via Mainardo 2
Qui e altrove
Con Gentiana Minga (scrittrice) e Enela Bano (musicista – violino).
Gli incontri proposti da Qui e Altrove attraverso suoni, immagini e sensazioni, offrono momenti intensi e mostrano che la vita delle donne e degli uomini non è uno stagno immobile, ma un fiume che scorre nel suo continuo viaggio. E’ un viaggio che rende, di fatto, il confine una linea che accomuna più che essere un segno di separazione.
Questa iniziativa intende condividere le vibrazioni dei vissuti di coloro che hanno fatto del viaggio una sorta di opportunità creativa. All’evento partecipano personaggi che narrano la vicenda della migrazione non tanto come un’imposizione quanto come una sfida, una volontà di appropriarsi da protagonisti di qualcosa che è capitato loro, che comporta il moltiplicarsi delle ali e delle radici e una coesistenza di autorappresentazioni.
Qui e Altrove può certamente rappresentare un’occasione per il pubblico per guardarsi e riflettere sui mutamenti in atto. Per trovare l’inconsueto nei luoghi abituali e per scoprire che il lontano è già vicino.
