A cura di Valerio Dehò.
Il progetto “Janus” prende spunto dalla ricorrenza dei 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale per esprimere un punto di vista pacifista e antimilitarista su tutte le guerre combattute nel secolo scorso e attuali. Matthias Schönweger non a caso ha usato come titolo e simbolo della mostra la figura del dio latino Janus (Giano), detto bifronte, perché guarda nello stesso tempo al passato e al futuro.
L’esposizione accosta opere diverse, materiali storici tra cui una preziosa raccolta di immagini originali di Merano allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ma anche assemblaggi spesso ironici di gadget, souvenir, oggetti d’uso come piatti e bicchieri, statue cimiteriali, cartoline capi d’abbigliamento che non solo costituiscono la cifra stilistica dell’artista, ma diventano un vero e proprio archivio di testimonianze storiche.
Una parte importante della mostra è dedicata al progetto che l’artista sta portando avanti rispetto ai bunker della Seconda Guerra Mondiale in tutto l’Alto Adige. Ormai sono una cinquantina i bunker da lui acquistati e in cui ha realizzato dei piccoli musei dedicati ai temi più svariati ma caratterizzati spesso dal riutilizzo di oggetti di recupero. Matthias Schönweger raccoglie in più occasioni e luoghi elementi che stanno costituendo un vero e proprio museo, che parte dalla storia dell’Alto Adige e si mescola con il mondo contemporaneo con la sua produzione infinita di oggetti.
Catalogo-libro: Edition Rætia.