Il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo inaugura la mostra temporanea "Zolle: frammenti astratti di paesaggio filtrati dalla memoria" di Dario Bosin all'interno dei nuovi spazi espositivi.
La mostra si presenta come una passeggiata ideale tra le Dolomiti proponendo trasposizioni pittoriche astratte di paesaggi montani e di aspetti del mondo naturale.
Venti dipinti ispirati da frammenti umili di paesaggio, filtrati dalla memoria e ricomposti sulla tela dopo un processo di astrazione. Forme e andamenti lineari che rimandano al variegato mondo naturale si dispongono sulla tela senza gerarchie: accostati ma più spesso intrecciati, come in una zolla, in un ordine solo apparentemente casuale.
Una pittura dove il colore è libero da condizionamenti imitativi e, con qualche accordo irriverente, ci segue in questa lunga passeggiata tra le Dolomiti.
Dario Bosin (Predazzo 1/7/1950) è insegnante, grafico e pittore. Ha frequentato il Magistero d'arte di Firenze. Attualmente collabora con il Centro Arte Contemporanea di Cavalese per progetti didattici per le scuole.
Come illustratore ha collaborato con la Giunti di Firenze e la Nuova Italia di Firenze. Si dedica alla grafica pubblicitaria e al disegno di satira tra i quali si ricorda il " Premio Consiglio d'Europa" al XXXIX Salone internazionale dell'umorismo di Bordighera.
Nel luglio 2015 una sua mostra personale è stata allestita al circolo Arci di Ora/Auer "Zolle/ Schollen": 24 dipinti su frammenti di paesaggio.
Evento segnalato da Museo Geologico delle Dolomiti