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Segantini e Arco

Evento segnalato da MAG Museo Alto Garda
Paolo Troubetzkoy, ritratto di Segantini (Foto dal sito ufficiale)
Paolo Troubetzkoy, ritratto di Segantini (Foto dal sito ufficiale)
Data: da Ven. 04 marzo 2016 a Dom. 15 gennaio 2017
Dove: Galleria Civica G. Segantini, via Segantini 9, Arco (Tn)
Orario: Da gennaio a giugno / da settembre a dicembre: 10.00 – 18.00 (lunedì chiuso) / Luglio e agosto: 15.30 – 22.00 (lunedì chiuso)

A cura di Alessandra Tiddia, Mart / In collaborazione con Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.

Un rinnovato allestimento e un programma  espositivo e di ricerca confluiscono  nel progetto Segantini e Arco. Dopo  l'apertura nel 2012 ad Arco dello  spazio  permanente  dedicato  a  Giovanni Segantini, il MAG ha avviato nel 2014 un progetto pluriennale dedicato all'artista, che si inserisce nell'ambito della stretta collaborazione, attuata nel 2013, fra il MAG e il Mart di Rovereto. Con Segantini e Arco, il MAG intende contribuire a valorizzare la città di Arco come luogo segantiniano attraverso l'attività espositiva e di ricerca. 

Il progetto prevede innanzitutto il rinnovo dell'allestimento della Galleria Civica, che si compone di una parte espositiva tradizionale con dipinti, opere di grafica e documenti storici sull'artista di proprietà delle due istituzioni, e di una parte interattiva che posiziona Arco, città natale di Giovanni Segantini, al centro di un circuito internazionale che fa capo a musei e istituzioni pubbliche in tutto il mondo che possiedono opere dell'artista. 

All’apertura dello spazio farà seguito una giornata di studio, il 18 aprile 2015, intitolata Segantini. Scritture d’alta quota, dedicata alla fortuna critica di Giovanni Segantini nei paesi di lingua tedesca. L'intenzione di questa tavola rotonda è quella di riunire studiosi e ricercatori del settore di area italiana, svizzera e austriaca, coinvolgendoli in un dibattito seminariale  che  sia  occasione  per  progettare  nuovi spunti  di  ricerca  ed  espositivi sull'opera dell'artista arcense. In occasione della giornata di studio verrà presentata la traduzione  italiana  della  prima  monografia  su  Giovanni  Segantini  scritta  da  Franz Servaes nel 1902, Giovanni Segantini. Sein Leben und sein Werk (La sua vita e la sua opera), una copia della quale è conservata presso la Biblioteca Civica "B. Emmert" di Arco. 

L'allestimento
La Galleria Civica G. Segantini di Arco, che riapre con un nuovo percorso espositivo ospitato nel seicentesco Palazzo Panni, riportato alla luce nella bellezza dell’architettura originale, intende posizionarsi come centro di ricerca entro una rete virtuale costituita dalle principali istituzioni che conservano opere di Segantini e dagli studiosi che si occupano dell’artista. Il nuovo display espositivo si apre con la Segantini.map, una postazione interattiva che consente di interrogare tutte le collezioni pubbliche nel mondo che possiedono opere di Segantini, navigare nei siti di questi musei e visualizzare a pieno schermo i capolavori dell’artista ivi conservati. Le Segantini.doc sono invece postazioni che utilizzano la tecnologia multitouch, per offrire strumenti e materiali che concorrono a ricostruire la vicenda artistica di Segantini inquadrandola nel contesto culturale contemporaneo all’artista.  Il progetto di riqualificazione architettonica degli spazi della Galleria Civica G. Segantini è stato suddiviso in due fasi. Nel 2015 è stato possibile sviluppare la prima parte. Il progetto prevede una seconda fase con l’apertura di altri spazi che integrano il percorso espositivo con sale destinate a piccole esposizioni temporanee. 

Segantini e i suoi contemporanei
Attorno alle postazioni interattive sono esposti dipinti, sculture e opere su carta relative a Segantini e agli artisti trentini suoi contemporanei, opere provenienti dalle collezioni del Mart,  del  MAG  e  della  Provincia  autonoma  di  Trento,  qui  uniti  in  un’azione  di valorizzazione del grande artista nato ad Arco, ma soprattutto nell’impegno a sostanziare un progetto che riunisca in sé tutte le potenzialità di ricerca relative a fonti e documenti provenienti da archivi diversi, intorno ad una parola chiave: Segantini. Accanto  ai  documenti  e  alle  immagini  restituite  grazie  ai  touch  tables,  il  percorso espositivo presenta dunque le opere di Segantini e dipinti, sculture e opere su carta di artisti trentini e non, suoi contemporanei, come Andrea Malfatti, Eugenio Prati, Vittore Grubicy, che fu il mentore di Segantini e di Prati.Come Segantini, Prati e Malfatti furono chiamati a rappresentare la cultura figurativa del Trentino alle grandi esposizioni nazionali di Milano, Torino, Firenze e Roma (1883), e poi Venezia, dal 1887.  Le opere di questi autori offrono, insieme a quelle dei veneti Alessandro Milesi e Antonio Rotta, uno scorcio della produzione pittorica coeva a quella di Segantini. Ad esempio, Il ritratto di Andrea Malfatti (1874) di Eugenio Prati e l’Autoritratto all’età di vent’anni (1879) di Segantini mostrano lo stesso piglio romantico e un po' bohemien, condividono una freschezza  espressiva,  ligia  al  verismo  accademico ma  che  allo  stesso  tempo  è espressione di un carattere fiero, romantico, per quello sguardo tutto proiettato verso il futuro. Segantini, Prati, Grubicy e Bezzi assegnano al paesaggio il ruolo di tramite espressivo di una  liricità  destinata  a  evolvere  in  direzione  simbolista,  come  ne La  Poesia  della Montagna, dipinto da Prati nel 1903, quasi un omaggio al grande maestro, da poco scomparso  (Segantini  era  morto  nel  1899).  Questi  artisti  condivisero,  seppur  con modalità differenti, la trasformazione del linguaggio figurativo ottocentesco dalle istanze realiste a quelle simboliste, per raggiungere quell’“arte dell’avvenire”, per usare le parole di Segantini, dove “il vero è dentro l’anima e fa parte dell’idea”.  Non a caso le sculture commemorative di Segantini, ad Arco come a Saint Moritz, furono affidate  a  Leonardo  Bistolfi,  il  più  grande  scultore  del  Simbolismo  italiano,  qui rappresentato da una placca allegorica in bronzo (1906-07) e da un bozzetto in gesso de L’alpe (1908), il grande monumento a Segantini a Saint Moritz. 


Evento segnalato da MAG Museo Alto Garda

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