S’intitola «Volti» la personale di Carlo Adolfo Fia allestita alla galleria civica «Giuseppe Craffonara» dal 19 novembre all'11 dicembre per la cura del critico d’arte Nicoletta Tamanini e l'organizzazione del Gruppo Amici dell’Arte. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18 con ingresso libero. Inaugurazione sabato 19 novembre alle ore 18.
Carlo Adolfo Fia nasce a Ceniga di Dro il 17 giugno 1931, vive e opera a Rovereto. Pittore, scultore e ceramista. Rincorrere movimenti interiori e trasferirli in immagini esteriori, a volte concitate e contrastate, è un’impresa che dura da sempre nella vita di Fia. Usa materiali che sanno dare effetti netti e immediati: il carbone, o l’acquarello, o la creta che offre grande malleabilità. Il disegno è la base insostituibile per puntualizzare gli svariati stati d’animo e dare dinamica al fluire di un segno significante e a farlo diventare espressione a portata di tutti.
Diplomato all’istituto d’arte Beato Angelico di Milano, in seguito Fia ha conseguito a Firenze l’abilitazione all’insegnamento di disegno e storia dell’arte nelle scuole di secondo grado. Laureato in architettura a Venezia, a Milano ha ottenuto l’abilitazione alla professione di architetto. Per molti anni ha occupato la cattedra di disegno e storia dell’arte al liceo Rosmini di Rovereto.Socio fondatore del centro culturale Rebora, nato nel 1999 a Rovereto. Espone le sue opere in numerose esposizioni in Italia e all’estero. I suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche e private italiane e straniere. Numerose e importanti opere di Carlo Fia sono conservate nella chiesa di Santa Croce a Rovereto. Questa chiesa è particolare perché, pur essendo moderna, conserva il gusto della simbologia e della distribuzione spaziale delle grandi basiliche antiche.
Dal disegno all’incisione (passaggio necessario per chi vuole affrancarsi da ogni remora nell’esprimersi mediante segni), per poi affrontare la scultura (terracotta, ceramica, bronzo…) e la vetrata istoriata. Il tema ricorrente di Carlo Adolfo Fia è la figura dell’uomo in continuo combattimento con se stesso e con le avversità. Figura mai isolata, è fusa in un mare di altre figure in modo da suscitare una coralità.
Lo studio dei movimenti artistici come pure il partecipare ai programmi culturali della città è ritenuto come esigenza inderogabile per un serio confronto ed una positiva produttività. Coltivare l’arte è l’alternativa necessaria alla professione: esigenza interiore che si cimenta ad esprimere valori umani.
Organizza: Gruppo Amici dell’Arte di Riva del Garda.
Evento segnalato da Comune di Riva del Garda