Con: Marta Raviglia, voce, elettronica / Simone Sassu, pianoforte, elettronica.
Canzoni perdute e mai più ritrovate. Ricordi del mattino e della sera.
Melodie affilate che si conficcano nella pelle. Ferite che non si rimarginano mai del tutto. Segni che restano. Nel tempo. Inquieti pensieri che si insinuano tutto d’un tratto. Canzoni perdute per sempre.
In LOST SONGS edito dall'etichetta A simple Lunch, Marta Raviglia e Simone Sassu guidano l’ascoltatore lungo un cammino in continuo disequilibrio tra scrittura e improvvisazione.
I due attingono ad un repertorio vastissimo, quello della musica del Novecento, che ben rappresenta una certa idea di contemporaneità.
Le canzoni perdute si fanno, dunque, materiale mutevole e proteiforme. Le canzoni perdute sono solo il pretesto per abbandonarsi completamente al fluire degli eventi, alle evoluzioni del timbro e alle rivoluzioni dell’animo. Musiche di Satie, Milhaud, Weill, Barber, Ellington, Berio, Wheeler.
MARTA RAVIGLIA – Cantante, compositrice, performer. Ha collaborato come solista con l’Orchestra Jazz della Sardegna, la Big Band della Radio Nazionale Bulgara, il Coro del Friuli Venezia Giulia, la Corale Polifonica Santa Cecilia di Sassari, l'Orchestra del Conservatorio «Bruno Maderna» di Cesena, l’ensemble di percussionisti Odwalla, il collettivo Franco Ferguson e con, tra gli altri, David Linx, Hamid Drake, Paolo Fresu, Gabriele Mirabassi, Roberto e Eduardo Taufic, Tino Tracanna, Ettore Fioravanti, Angelo ‘Lillo’ Quaratino, Gino Robair, Vincenzo Vasi, Alessia Obino, Cristina Zavalloni, Cristina Renzetti, Francesco Cusa, Piero Bittolo Bon, Alfonso Santimone, Mauro Campobasso, Mauro Manzoni, Stefano Senni, Walter Paoli, Cristina Biagini, Maurizio Brunod, Pierluigi Balducci, Simone ‘Momo’ Riva. È stata diretta, tra gli altri da John Tchicai, Bruno Tommaso, Paolo Silvestri, Giovanni Agostino Frassetto, Paolo Paroni, Eugenio Colombo, Gabriele Verdinelli, Pino Iodice, Giorgio Babbini. Collabora stabilmente col trombonista Tony Cattano (Vocione), col chitarrista Simone Massaron (What About Dust), col pianista Simone Sassu (Lost Songs) e tra le sue collaborazioni interdisciplinari si annoverano quelle con il musicista/artista visivo Manuel Attanasio, col Balletto del Mediterraneo guidato dalla coreografa Alessandra Mura e con lo scrittore Claudio Morandini. Ha preso parte a importanti rassegne in Italia e all'estero (Austria, Svizzera, USA) e inciso diversi dischi in qualità di leader, co-leader ed ospite. Diplomata in musica jazz e laureata in lingue e letterature straniere, insegna canto jazz presso il Conservatorio di Musica «Francesco Morlacchi» di Perugia. Tiene regolarmente seminari sull’improvvisazione e sul rapporto tra voce e movimento.
SIMONE SASSU – Musicista sardo, nato nel 1970. Diplomato in pianoforte e in musica jazz presso il Conservatorio di Musica di Sassari. È pianista, tastierista compositore e arrangiatore. Attivo dal 1983 in numerosissime formazioni rock, pop e jazz, nonché in diversi ensembles sperimentali. Compone musiche per cinema e teatro. Dal 2002 fa parte del gruppo Nasodoble con cui ha pubblicato diverse produzioni discografiche e partecipato a importanti festival nazionali (Premio Recanati, Premio De Andrè, Festival Jazz di Villa Celimontana, Jazz Expo, Premio Bindi, FestAmbiente Sud). Ha suonato dal vivo, collaborato e/o registrato in studio, fra gli altri, con Paolo Bonfanti, Francesco Cusa, Beppe Dettori, Paolo Ciarchi, Roberto Dani, Patrizio Fariselli, Elio Martusciello, Cheryl Porter, Marta Raviglia, Vincenzo Vasi e, nel teatro, con Mario Faticoni, Tino Petilli, Elena Pau, Marco Parodi, Beppe Costa, Silvano Agosti. Ha realizzato come autore, esecutore e regista diversi eventi dedicati a John Cage che prevedono la presenza attiva di decine di musicisti, performers e artisti visivi, andati in scena nel 2009 a Montevecchio (Festival Cantieri Teatrali), nel 2011 a Sassari (Ex-Q) e nel 2012 a Cagliari (Ex-Ma). Il suo esordio discografico da solista è del 2012 con il disco Emoticons, pubblicato per l'etichetta Improvvisatore Involontario. È presidente dell’Associazione Culturale Archivi Sassu che tutela e valorizza il patrimonio di suo padre, l’etnomusicologo Pietro Sassu (1939-2001), e che organizza regolarmente incontri, concerti e giornate di studio su temi di antropologia culturale, di etnomusicologia e di musica di tradizione orale.
In collaborazione con Amici della Musica di Borgo.
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