La formazione dei Simart Kabrudi Project è di recentissima composizione (primi mesi del 2017) e rappresenta un progetto cantautoriale innovativo e sperimentale piuttosto fuori dagli schemi. Nella line-up confluiscono strumentisti provenienti da esperienze di palco pluriennali che si sono messi in gioco per provare a proporre qualcosa di inedito e originale.
La nascita del gruppo vede l'alba dal felice incontro dei due cantautori valsuganotti Matteo Kabra Lorenzi e Rudi Ropelato che, provenienti entrambi da esperienze musicali di gruppi tuttora attivi (rispettivamente Sesto Elemento e gli Original BAND) sentivano la necessità di proporre alcuni dei loro brani – tra cui molti inediti e mai proposti in pubblico – riarrangiandoli in chiave acustica per dare una nuova luce a questi spaccati di scrittura che altrimenti probabilmente sarebbero rimasti chiusi e dimenticati in qualche cassetto (proprio da questo prende il nome lo spettacolo che viene proposto, dal titolo: “La fabbrica delle idee abbandonate”).
Da questa volontà nasce la decisione di coinvolgere Simone Magri al basso e Martina Rizzi al cajon e voce per creare una struttura ritmica di sostegno, conferendo ulteriore freschezza alle composizioni dei due cantautori.
Il gruppo si è così un po' alla volta amalgamato dando vita a un inatteso – e non facilmente etichettabile – concerto di circa un'ora e mezza in cui confluiscono svariati generi (dal pop, al cantautorato più puro, spaziando da suggestioni blues e richiami flamenco e spingendosi fino a terreni quasi rock) con il denominatore comune fondamentale: canzoni inedite e originali, che in fondo è la cosa più importante per trasmettere emozioni genuine al pubblico...
Rodolfo Ropelato: voce, chitarra classica e chitarra elettrica / Matteo Kabra Lorenzi: voce e chitarra acustica / Simone Magri: basso / Martina Rizzi: cajon e voce.