Concerto con: Emilio Galante, flauto / Ignacio Saavedra, chitarra / Stefano Colpi, contrabbasso / Andrea Polato, batteria.
Bill Evans sarà sempre ricordato per aver espanso, più di tutti, le possibilità espressive del pianoforte nel jazz ed aver letteralmente rivoluzionato la formula del piano trio. Raramente però si è prestata la dovuta attenzione alla sua attività di compositore, forse perché lui stesso non si considerava un compositore a tempo pieno. In realtà Evans ci ha lasciato un patrimonio enorme di bellissime composizioni, alcune con riferimenti molto chiari alla forma canzone e altre che seguono addirittura procedimenti creativi vicini alle prassi compositive della musica colta. Ancor oggi, a più di trent’ anni dalla sua scomparsa la musica di Bill Evans è molto poco suonata e il quartetto intende, almeno in piccola parte, colmare questa lacuna, con un organico sorpendentemente privo di pianoforte, che sposta ancor più l'attenzione sulla qualità delle composizioni. C’è un esempio storico molto alto di questa versione pianoless delle musiche di Evans, il quartetto di Paul Motian del 1990, con Bill Frisell, Joe Lovano e Marc Johnson (contrabbassista di uno degli ultimi e più innovativi trii di Evans), del quale ci rimane una registrazione (JMT) di straordinaria qualità. Sonata islands ha proposto questo programma due anni fa in una versione più classica, con il pianoforte di Roberto Cipelli. Questa volta alla chitarra il chitarrista cileno Ignacio Saavedra, da poco residente in Italia.
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