Tempo di resoconti di inizio stagione per il Teatro Stabile di Bolzano. Il 6 novembre, data dell’ultima replica dello spettacolo “Wonderland” che ha siglato il quarto “tutto esaurito” dello spettacolo di Daniele Ciprì al Teatro Comunale di Bolzano, ha sancito la chiusura ufficiale della campagna abbonamenti. Esiti più che lusinghieri per la seconda stagione firmata da Walter Zambaldi che a Bolzano ha conosciuto un ulteriore incremento degli abbonamenti rispetto all’anno scorso, toccando quota 1853, traguardo mai raggiunto dallo Stabile in Piazza Verdi. In due stagioni, la principale istituzione teatrale del Trentino-Alto Adige può vantare un incremento del 67% degli abbonati. In ascesa anche gli abbonamenti alle stagioni del decentramento, basti pensare agli abbonati di Bressanone che in due anni sono aumentati dell’80%, agli abbonati di Merano che sono scresciuti più del 40%, a quelli di Brunico del 30% e quelli di Vipiteno che sono quasi raddoppiati.
In continua crescita l’adesione delle nuove generazioni (under 26 e under 20) che nel biennio di riferimento è aumentata vertiginosamente dell’87%.
Il sensibile aumento di spettatori trova riscontro anche nella vendita dei singoli biglietti per lo spettacolo “Wonderland”, le cui quattro repliche sono andate “sold out”. Un dato che fa ben sperare per l’andamento di tutta la stagione.
Ma non è solo la stagione di prosa ad essere decollata sotto i migliori auspici: lo scorso 6 ottobre ha preso il via il progetto W IL TEATRO! un’estesa fucina di pedagogia teatrale proposta in maniera capillare dallo Stabile, un’iniziativa che raggiungerà 40.000 studenti proponendo più di 200 repliche degli spettacoli delle migliori compagnie a livello nazionale di “Teatro ragazzi” sui palcoscenici di Bolzano, Merano, Brunico, Bressanone, Vipiteno, Egna e Laives. A questa intensa stagione teatrale si affiancano più di 140 laboratori dedicati all’approfondimento dei linguaggi teatrali, i corsi “Giovani in scena” e “Giovani in scena young” e i laboratori di “Sottosopra il teatro” a Bolzano, Merano, Bressanone. Con questo progetto lo Stabile, riconosciuto dal Ministero come uno dei 20 TRIC, vale a dire i Teatri di Rilevante Interesse Culturale d’Italia, ha potuto strutturare una fitta rete di iniziative dedicate alle nuove generazioni. «A Bolzano ci sono i presupposti migliori per pianificare e varare progetti lungimiranti e di ampio respiro» spiega Zambaldi. «Gli organi amministrativi e istituzionali dello Stabile, i soci fondatori vale a dire Provincia e Comune, collaborano e sostengono con slancio i nostri progetti e le nostre stagioni, creando delle condizioni ottime per lavorare in sinergia e libertà, sia a livello locale, sia nazionale. Non penso ci sia un solo motivo che spieghi il successo della campagna abbonamenti, penso ce ne siano molti. Oltre al prestigio storico dello Stabile di Bolzano, la ragione più immediata potrebbe essere il fatto che gli spettacoli parlano - anche in modo innovativo - del pubblico e al pubblico e rompono quella distanza che il teatro a volte crea. Ed è innegabile che la fiducia che ci ha accordato il pubblico sia una grande soddisfazione, ma anche una grande responsabilità».