Sono state complessivamente 55.704 le presenze degli spettatori paganti che hanno frequentato, nel corso della stagione 2015/2016, gli eventi direttamente proposti dal Centro Servizi Culturali S. Chiara a Trento (Teatro Sociale, Auditorium, Cuminetti e Sambàpolis), a Rovereto (Auditorium Fausto Melotti) e nelle piazze del Circuito Regionale della Danza.
«La proposta artistica del Centro per la stagione 2015/2016 – commenta il direttore, Francesco Nardelli – è stata indubbiamente positiva e ha in qualche modo ripagato della scelta fatta dall'Ente di trasferire quanto più possibile risorse, attraverso la razionalizzazione dell'organizzazione e delle spese, dalla gestione alla proposta artistica. Questo aspetto si evince forse maggiormente dai dati di bilancio, ma io penso che anche dalle cifre delle presenze agli spettacoli si possa cogliere questa scossa in termini di massa di attività svolta, che certamente deriva da un incremento degli spazi gestiti, ma anche della volontà di andare ad arricchire la tipologia dell'offerta e la sua varietà.»
Il dato numericamente più eclatante è quello riferito ai dieci spettacoli della Stagione “Grande Prosa” dove il numero degli abbonamenti ha avuto un incremento del 136,08%. Positivo l'andamento anche per la rassegna “Altre Tendenze” con gli abbonati in aumento del 67,35%. In salita anche il numero di chi ha voluto approfittare delle proposte “Card giovani” e “Gift card – Natale”. Sono state complessivamente 25.342 le presenze agli spettacoli di prosa: 23.436 per “Grande Prosa” e 1.906 per “Altre Tendenze”. Lo spettacolo con maggiori presenze al Teatro Sociale (2.485) è stato “Father and Sohn” con Claudio Bisio, seguito da “Calender Girls” con Angela Finocchiaro. Bene anche “La scelta di Cesare con Andrea Castelli” con un totale di 2.475 presenze al Teatro Cuminetti. «Un successo clamoroso – commenta Nardelli – che ci ha permesso di battere tutti i record storici del Centro. Ne siamo non solo soddisfatti, ma orgogliosi: abbiamo riguadagnato una partecipazione convinta, grazie soprattutto al riscontro degli abbonamenti che sembrava da alcuni anni perduto per una serie di fattori, non credo esclusivamente riferibili alla programmazione. Un cambio di passo che ci proietta verso un futuro che auspichiamo altrettanto positivo.»
Buoni riscontri, in termini di presenze, anche per la Stagione InDanza con gli abbonamenti cresciuti del 23,36% e per la proposta di Operetta che ha incrementato gli spettatori, ma soprattutto gli abbonati (+ 74,71% rispetto alla stagione passata). Segno + anche per le due rassegne di Teatro Ragazzi “Anch'io a Teatro con mamma e papà” e “Scappo a Teatro”. «Rispetto a queste rassegne – spiega il direttore del Centro – non possiamo che dirci soddisfatti, in quanto hanno mantenuto o incrementato i risultati del passato. Come in qualsiasi avveduta amministrazione, il segno più - quantunque minimo - è comunque un indice positivo verso il futuro in quanto è segnale di consolidamento e al tempo stesso di allargamento del consenso. Il fatto dunque di avere un segno più certifica questa prospettiva. Questa ritengo sia l'ottica con la quale si devono leggere i dati costantemente positivi relativi a queste rassegne.»
Una novità, rispetto alla tradizionale programmazione del Centro Servizi Culturali S. Chiara, rappresentata quest'anno dalla rassegna Jazz'About che ha portato complessivamente al Teatro Auditorium di Trento e all'Auditorium Melotti di Rovereto 3.162 spettatori. «Jazz'About, che il nome dato alla rassegna, ma anche il marchio distintivo dell'offerta – commenta Nardelli – ha rappresentato una sfida importante. Dopo tanti anni di continuità nello stile di proposta (peraltro ottima), cambiare in maniera piuttosto significativa l'orizzonte artistico si poteva tradurre in una minore partecipazione o addirittura in un tracollo di pubblico. Nulla di tutto ciò è avvenuto, anzi posso dire che abbiamo avuto un riscontro positivo di crescita di partecipazione. La proposta curata da Denis Longhi ha intercettato un nuovo pubblico che, sommato ai più curiosi delle precedenti rassegne, ha fatto sì che la proposta raggiungesse un numero di partecipanti complessivamente superiore.»
Quanto alla programmazione prevista al Teatro Sanbàpolis di Trento, di cui il Centro aveva iniziato ad occuparsi lo scorso anno, va registrato un aumento sia nel numero delle serate che in quello delle presenze, arrivate nella stagione 2015/2016 a quota 3.552. L'obiettivo era quello di fare di questo Teatro Sanbàpolis la “cittadella della musica”, dopo il trasferimento del Centro Musica in quella stessa area, ma anche di trovare per questo spazio una caratterizzazione. Ecco perché, per il direttore del Centro S. Chiara, «Sanbàpolis ha rappresentato uno dei maggiori successi della stagione. Se l'anno scorso, infatti, quello spazio poteva rappresentare il nervo scoperto della programmazione del Centro, quest'anno Sanbàpolis è rientrato a pieno titolo fra gli spazi che hanno trovato un proprio pubblico.»
Ancora in fase sperimentale, in quanto all'esordio quest'anno nella programmazione, guarda con fiducia al futuro il cartellone degli spettacoli proposti dal Centro all'Auditorium “Fausto Melotti” di Rovereto.
«Per quanto riguarda il “Melotti” – spiega Nardelli – credo che l'identità che abbiamo voluto tratteggiare per quello spazio (il luogo della modernità e della contemporaneità) debba essere ulteriormente sviluppata nei prossimi anni, anche integrando l'offerta di prosa con quella del Teatro Zandonai, secondo un auspicio condiviso con l'amministrazione comunale di Rovereto. Per quanto riguarda invece “Distretto 38” la prima edizione ha dato risultati che possono essere riscontrati anzitutto dall'apprezzamento espresso da parte di molti di coloro che hanno partecipato ad uno o più degli appuntamenti proposti.»
Un ultimo dato si riferisce all'offerta del Circuito regionale della Danza con 6.224 presenze complessive alle recite proposte dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in vari teatri del Trentino e dell'Alto Adige. «La danza è una proposta ormai storica e classica del Centro S. Chiara – conclude Nardelli – che continua ad avere un suo pubblico. La sfida è stata quella di allargare ulteriormente l'orizzonte ad una dimensione regionale. E' andata bene in quanto abbiamo mantenuto se non incrementato il pubblico rispetto alla stagione precedente. Al di fuori dei due centri maggiori il rapporto che si sta consolidando con diverse realtà locali nella proposta in forma stagionale sta dando i suoi frutti. E' aumentato il numero dei soggetti che hanno condiviso con noi la proposta di danza, ma è aumentato anche il pubblico e si nota in questo settore una maturazione progressiva del territorio, soprattutto in Trentino.»
