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Formazione artistica e culturale a Rovereto e nella Vallagarina

Notizia segnalata da
Comunicazione del CDM di Rovereto

ai Consiglieri del Comune di Rovereto,
agli Allievi e alle loro famiglie,
ai rappresentanti istituzionali della Provincia Autonoma di Trento,
alla Rappresentanza Unitaria delle Scuole Musicali del Trentino,
alle Organizzazioni Sindacali


Ci permettiamo scrivere a tutti voi perché il tema di questa lettera riguarda tutta la popolazione del Comune di Rovereto, oltre che quella della Vallagarina, interessata alla formazione artistica e culturale. La lettera è piuttosto lunga ma vi prego di leggerla per l'importanza che riveste per tutti noi.

È da molto tempo che, sui giornali, ai vari tavoli e nei corridoi, si parla del destino della Civica Scuola Musicale "R. Zandonai" di Rovereto e spesso l'argomento viene trattato in modo slegato dalle sue ripercussioni sull'equilibrio complessivo della formazione artistica nel Comune di Rovereto e dell’intera area della Vallagarina che, evidentemente, da tale questione non può prescindere.

Le scelte sulla Civica Scuola Musicale non riguardano solo questa scuola o chi l’ha gestita negli ultimi anni.

La materia è importante e ha radici molto lontane. Da trent'anni, infatti, in tutta la nostra provincia hanno iniziato ad operare diverse scuole musicali riconosciute dalla Provincia Autonoma di Trento e inserite in un Registro ufficiale che ne ha omologato l'approccio didattico. Il sistema così definito doveva poggiare su tre fonti di finanziamento: la Provincia, per i costi del personale, i Comuni, per i costi legati alle sedi, l'Utenza, per la parte rimanente. L'impegno complessivo annuale attuale della PAT si aggira sui cinque milioni di Euro permettendo alle famiglie di pagare meno della metà di quello che in altre regioni pagano e facendo dello studio della musica un valore ampiamente diffuso nella nostra provincia.

Per razionalizzare il servizio, l'intero territorio trentino è stato suddiviso in vari bacini: al bacino di Rovereto erano state assegnate la Civica e il CDM - Centro Didattico MusicaTeatroDanza. Purtroppo il Comune di Rovereto non ha inteso svolgere la propria parte in modo completo con CDM, sostenendone le spese logistiche con adeguata convenzione, decidendo, invece, di girare parte delle risorse alla Novak, scuola musicale certamente di valore ma afferente ad altro bacino d'utenza.

Nel 2015, con uno straordinario colpo di spugna, senza preavviso e senza concertare con i soggetti operanti, la Provincia Autonoma di Trento ha deciso di unificare ben tre bacini (Destra Adige, Rovereto, Quattro Vicariati), così che ora nella Vallagarina operano quattro scuole (aggiungendosi Novak e Opera Prima), creando i presupposti di un ulteriore complicazione della situazione sia nell'ambito dell'erogazione del servizio sia nell'ambito dei finanziamenti. Le decisioni politiche delle giunte che si sono succedute a Rovereto unitamente al ridisegno dei bacini d'utenza da parte della PAT hanno definitamente sancito la situazione attuale: la Civica in dismissione e il CDM in difficoltà per una concorrenza tutelata.

In ballo ci sono più di 100 posti di lavoro, se si considerano tutte le quattro scuole. Qualsiasi decisione debba essere presa dovrà tener conto anche di questo.

È da una decina d'anni che Novak viene costantemente favorita, quanto meno nei fatti, dalle amministrazioni comunali roveretane, complice forse anche il protrarsi della continuità dirigenziale per Cultura e Istruzione: Novak, con un numero di allievi roveretani pari a meno di un terzo di quelli di CDM ha sempre ricevuto gli stessi contributi. CDM non gode nemmeno più di una convenzione di contributo nonostante anche CDM sia una scuola regolarmente iscritta al Registro Provinciale delle Scuole Musicali esattamente come tutte le altre.

Ormai, si parla sempre più di Civica e Novak, al punto che le due realtà quasi non le si distingue più, ma mai del più grande centro multidisciplinare dell'intera provincia. CDM, infatti, è una realtà che dà lavoro a circa 50 persone e ha una struttura complessa più di tante aziende manifatturiere esistenti sul territorio. Una scuola che da 10 anni vede in costante aumento gli allievi delle fasce più giovani, segno della sempre crescente fiducia che le famiglie vi ripongono.

Un esempio che forse andava considerato più seriamente quando si volevano risolvere i problemi della Civica mentre ora, non è un mistero che l'unico obiettivo delle amministrazioni è quello della dismissione di un ente prestigioso quale è la “Zandonai”.

CDM è da circa 10 anni che propone ai sindaci che si sono succeduti una soluzione che sarebbe definitiva ma che resta inascoltata perché non piace a qualcuno: fondere le scuole roveretane (Civica e CDM), anche in considerazione della loro complementarietà, e invitare le altre scuole del bacino (Novak e Opera Prima) a unirsi in un unico progetto di ampio respiro. Il nuovo ente, magari intitolato ancora al maestro R. Zandonai, caratterizzato da un unico bilancio e da un'unica struttura governativa, potrebbe sovraintendere alla formazione artistica di tutta la Vallagarina, con un'evidente razionalizzazione del servizio e un'accresciuta efficacia sia in ambito provinciale che, addirittura, nei territori limitrofi, diventando esempio e motivo di orgoglio per una città, Rovereto, che sente il bisogno di affermare il proprio ruolo di seconda città della provincia.

Invece, è da anni che silenziosamente il Comune di Rovereto sta lavorando a un subentro di Novak in Civica tralasciando completamente il ruolo di CDM che proprio nel 2017 compie 30 anni. Tre decenni spesi per far crescere la cultura e le conoscenze artistiche della popolazione cittadina con la partecipazione di grandi artisti della scena nazionale e internazionale quali insegnanti.

Abbiamo formalmente chiesto un incontro congiunto con Assessorato e Novak per discutere con chiarezza e trasparenza di questa situazione e per valutare definitivamente il progetto che CDM ha preparato e presentato agli Assessori competenti ma l'incontro non si è ancora avuto mentre la Provincia Autonoma di Trento, sta valutando la cessione del servizio "a terzi" (si veda il protocollo delle Giunte e lo studio commissionato a BBS) coinvolgendo solo parte dei soggetti interessati per le valutazioni tecniche e politiche in un incontro tenutosi a novembre con il dirigente del Servizio Cultura della PAT e senza mai sentire il parere di CDM. Perché, mi sembra importante evidenziarlo, la soluzione del problema riguarda tutte le scuole operanti, in particolare quelle di Rovereto, chi vi opera e l’utenza coinvolta.

I tempi sono strettissimi perché a maggio iniziano le iscrizioni al nuovo anno scolastico. Esattamente un anno fa CDM presentava nuovamente il proprio progetto alla presenza di più assessori ma nulla è stato più discusso e valutato. Tutto tempo buttato via. Spesso le mancate decisioni fanno danni gravissimi, quanto quelle sbagliate. La mancanza di decisioni ha favorito il consolidarsi, infatti, della posizione di Novak in città a discapito di chi, invece, in città opera da trent'anni accrescendo il proprio consenso e lavorando a un costante aggiornamento dei propri metodi didattici e pedagogici.

Le scuole di Rovereto, riconosciute entrambe dalla Provincia, sono Civica e CDM. Ma sono convinto che l'unione anche con Novak potrebbe dare frutti importanti.

"Cedere" il servizio alla scuola di Villalagarina sarebbe ingiustificato, svilirebbe quanto è stato fatto in passato e sarebbe di gran danno per chi, come CDM, lavora con dedizione e risultati da trent’anni a Rovereto. CDM si impegnerà ancora di più per impedirlo.



Pubblicato il 17 gennaio 2017
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