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Le 7 migliori piste del Fiemme-Obereggen

- (Orlerimages.com)
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Discese mozzafiato al cospetto delle Dolomiti Unesco “Patrimonio Naturale dell’Umanità”. Tutte assolutamente da provare. (Val di Fiemme - Trentino, inverno 2017-18, comunicato stampa)

Le piste “cult” del comprensorio sciistico Fiemme-Obereggen, fra le Dolomiti del Trentino, aprono il cuore e spalancano gli occhi. Fra i 110 km, distribuiti in 5 skiarea, si trovano pendenze di ogni difficoltà adatte anche ai bambini, ma ci sono piste rosse e nere davvero irresistibili.
Sono 7 le pendenze spettacolari che assicurano un indimenticabile “capogiro” dolomitico: le piste Torre di Pisa, Agnello, Pala di Santa e Oberholz dello Ski Center Latemar, la pista Olimpia dell’Alpe Cermis, la pista Lastè di Bellamonte-AlpeLusia e la Paradiso del Passo Rolle. 
Questi attraenti tracciati rivelano molte novità, fra rifugi, piste e impianti di risalita di ultima generazione. 

LA PISTA TORRE DI PISA DI PREDAZZO
Nello Ski Center Latemar, sul versante di Predazzo, riscuote grande successo la Torre di Pisa, una pista nera che prende il nome dall’omonima guglia dolomitica del Latemar. La discesa si snoda a monte della seggiovia Gardoné-Passo Feudo per un chilometro e mezzo con un dislivello di 459 metri (pendenza max: 59%; pendenza min: 10%; larghezza max: 60 mt; larghezza min: 20 mt.). 
NOVITÀ: Al Rifugio Passo Feudo, recentemente rinnovato, c’è un nuovo ingresso che permette di accedere a una saletta panoramica di vetro, sasso e legno. Qui si può ammirare, durante il pranzo, lo spettacolare panorama che accarezza i profili dell’Antelao, del Pelmo, una piccola parte del Civetta, delle Pale di San Martino, della Catena del Lagorai, dell’Adamello, del Brenta. La ristorazione non fa più self-service, ma punta su un servizio ai tavoli di qualità , con piatti ricercati come i ravioli ripieni di capriolo su letto di mirtilli, le linguine al farro Felicetti con porcini e speck, le costolette di maiale con patate arrosto e la sinfonia di strudel.
Sul versante di Predazzo è molto nota anche la pista Cinque Nazioni che ha preso il nome del famoso trofeo che vedeva in gara Gross e Thoeni.
www.latemar.it

LA PISTA AGNELLO DI PAMPEAGO
A Pampeago, nel cuore dello Ski Center Latemar, la regina delle piste è l'Agnello, una rossa lunga 2600 metri, con un dislivello di 420 metri, che permette di confrontarsi con il mitico Muro: 350 metri di pendenza da capogiro. L’Agnello ospita puntualmente importanti manifestazioni agonistiche. Tutta la pista, e la sua variante, è stata “presa di mira” da alcuni artisti, invitati dalla Manifestazione d’arte RespirArt a lasciare ogni anno nuovi capolavori a bordo pista o visibili dalla seggiovia Agnello. Sono 13 le installazioni che invitano a uno ski-safari fotografico unico al mondo, l’Agnello è infatti l’unica pista che attraversa un parco d’arte. 
NOVITÀ: Dall’inverno 2017-18 dall’Agnello si potrà imboccare una nuova pista tracciata per rendere più agevole il ritorno ai parcheggi di Pampeago a fine della giornata sciistica. La Pista di rientro, della lunghezza di 350 m., servita totalmente da innevamento programmato, parte alla fine del famoso Canalone Agnello e scende verso i parcheggi, con un’uscita in corrispondenza di ogni piazzale di sosta.
Le nuove installazioni d’arte lungo la pista Agnello sono: “Simulacro” di Federico Seppi (grandi gocce che scivolano fra rami di nocciolo, davanti al Rifugio Agnello), “Conversazioni virtuali” di Piergiorgio Doliana (sedie oscillanti sotto la seggiovia Agnello) e “Acutis” di Cosimo Allera (un cerchio radioso di acciaio corten poco prima di Baita Caserina). 
www.latemar.it

LA PISTA PALA SANTA
Nello Ski Center Latemar è molto apprezzata la pista nera Pala di Santa, un “must” del carosello che porta molto in alto. Si sale con una seggiovia quadriposto fino a 2500 m. slm fino ad un pianoro estremamente panoramico che guarda in faccia il Latemar. I primi secondi di discesa sono molto tranquilli ma, pochi metri più in là, si capisce subito perché questa è la nera più nera della ski-area e ci si vede costretti a tuffarsi nel baratro del 58% di pendenza. Qualche curva più sotto, c’è un bivio: che si scelga la sinistra o la destra (che arriva più vicina all'impianto di risalita), il divertimento continua. Al termine del pendio si incrocia la pista che scende da Obereggen e riporta verso Fiemme.
www.latemar.it

LA PISTA OBERHOLZ
Oberholz, la pista per sciatori completi. Sembrerà un’ovvietà, ma per scendere su questa storica pista di Obereggen, nel carosello dello Ski Center Latemar, è necessario possedere tecnica, forza fisica, agilità. Questa pista infatti regala emozioni mozzafiato ma anche impensabili “tranelli”. Il panoramico muro iniziale, appena scesi dall’omonima seggiovia, all’ombra di quel gioiello d’architettura che è il rifugio Oberholz, è quello che ha reso celebre lo slalom di Coppa Europa: 32 edizioni, l’ultima nel 2015, di duelli epici tra fuoriclasse, da Alberto Tomba a Giuliano Razzoli, medaglia d’oro olimpica. Dopo il primo muro si apre un tris di opportunità: scendendo a sinistra un muretto fino alla baita Laner; a destra un muro naturale (prosecuzione di quello iniziale); ancora prima, la cosiddetta variante bosco. Giunti alla Laner si può tirare il fiato e scendere nel secondo tratto della Oberholz, imboccando il dolce canalone in direzione Pampeago. Chi, invece, scende verso Obereggen, si gode un lungo e riposante falsopiano prima di giungere a un nuovo bivio. Mentre a sinistra si apre la pista Ochsenweide, proseguendo si continua la discesa in un tourbillon  di emozioni. Qui è necessario non perdere la velocità acquisita nella prima parte della Oberholz, pena il rischio di rallentare troppo e dover ripartire. In piena velocità, con un occhio obbligato a chi sta arrivando dalla pista baby, si giunge all’arrivo. 
NOVITÀ: Già dalla scorsa stagione sciistica, saltano all’occhio il rifugio Oberholz di Obereggen, dal design a dir poco museale, il moderno telemix Laner di Obereggen con sedute riscaldate (il primo impianto del Fiemme-Obereggen con seggiole e cabine sulla stessa fune) e la nuova pista da slittino di 750 metri Absam, in località Laner, che va ad aggiungersi alla pista da slittino Obereggen di 2,5 km.
www.obereggen.com

LA PISTA OLIMPIA
La pista cult dell’Alpe Cermis, anzi dell’intero arco alpino, è l’Olimpia. La discesa più lunga delle Dolomiti, offre 7,5 km di ebbrezza, dai 2.250 metri del Paion del Cermis agli 850 m. slm. della stazione di fondovalle della Cabinovia Alpe Cermis. La pista Olimpia, con il suo dislivello di 1400 metri, è suddivisa in tre parti: Olimpia 1, Olimpia 2 e Olimpia 3.
La pista dispone di numerosi cannoni per l’innevamento programmato e, grazie all'ottima esposizione a nord, è sempre in buone condizioni fino a stagione inoltrata. Dalla cima, il Paion del Cermis, si può godere di uno dei panorami più mozzafiato delle Alpi, con un colpo d'occhio che spazia dalle Dolomiti di Brenta, alle Dolomiti orientali, fino alle Alpi Austriache. La vetta si raggiunge con due tratti di cabinovia e una seggiovia.
L’Olimpia 1 è una nera, infatti comincia subito con un bel muro, seguito poi da un tratto pianeggiante per riprendere il respiro. Successivamente la pista giunge al Campiol del Pel, a quota 1915 m. slm. (punto dal quale è possibile prendere la seggiovia quadriposto automatica Costabella che riporta direttamente al Paion del Cermis). Da qui inizia il tratto più impegnativo, l’Olimpia 2: Sono 3 km di curve mozzafiato e muri che si snodano nel fitto bosco di abeti per arrivare fino a Doss dei Laresi a quota 1280 metri s.l.m. Da qui parte l’Olimpia 3, una pista di media difficoltà famosa per trasformarsi in una impressionante salita dello sci di fondo durante il Tour de Ski.
L’Olimpia 3 è illuminata per lo sci notturno ogni mercoledì e venerdì, dalle 19.30 alle 22.30. 
NOVITÀ: Chi prenota una cena al Ristorante Baita Grana, per concedersi qualche sciata sotto le stelle, trova un ambiente completamente rinnovato, sia all’interno del locale, sia all’esterno. Il lounge-bar La Baita Tonda, il Ristorante Baita Grana e la stazione di arrivo della cabinovia Alpe Cermis ora appartengono a un’unica struttura che si armonizza con il paesaggio, fra vetrate e listelli di larice.
www.alpecermis.it

LA PISTA LASTÈ DI BELLAMONTE-ALPE LUSIA
La pista rossa Lastè, nella skiarea Bellamonte-Alpe Lusia, ci porta a quota 2.340 m. slm. dove verso il tramonto si può ammirare lo straordinario spettacolo cromatico dell’enrosadira sulle Pale di San Martino ed il panorama sulla Catena del Lagoari, il Latemar e il Catinaccio. Questa pista, davvero molto panoramica, si raggiunge con i due tratti della nuova e silenziosa Cabinovia Bellamonte 3.0 e con la seggiovia Campo-Lastè. È un tracciato vario, molto soleggiato e divertente, con una pendenza media del 17%. Inizialmente presenta una bassa pendenza, con qualche divertente gobbone, poi inizia un bellissimo e lungo muro, ampio e soleggiato. La pista Lastè, lunga 2,8 km con un dislivello di 485 metri, porta al Rifugio Lusia dove, oltre a pranzare, si può pernottare per svegliarsi di fronte a un incanto dolomitico. Poco più sotto si incontra anche la scenografica Baita Ciamp de le Strie, con i suoi ambienti fiabeschi dedicati alla leggenda di re Laurino.
NOVITÀ: Dalla scorsa stagione sciistica la nuova Cabinovia Bellamonte 3.0 sfiora i confini del Parco Naturale di Paneveggio, offrendo una vista privilegiata sulle Pale di San Martino. La silenziosa cabinovia, sostituendo due seggiovie, ha permesso di eliminare dalle piste da sci 13 piloni. La seconda fermata porta anche all’imbocco della nuova pista da slittino Fraina (2 km). Durante la stagione invernale 2017-18 la portata della Cabinovia Bellamonte 3.0 passerà da 2.200 a 2.600 persone all’ora.
www.skiareaalpelusia.it

LA PISTA PARADISO DEL PASSO ROLLE
Nella skiarea del Passo Rolle la pista “cult” è la nera Paradiso che accarezza il Cimon della Pala offrendo una vista spettacolare, in particolare al tramonto.
La pista Paradiso è lunga circa 1500 metri, parte da una quota di 2.195 m. slm. e arriva a 1.877 m. slm. Grazie alla buona quota e alla favorevole esposizione, la neve della Paradiso rimane compatta anche a fine stagione. La pista parte con un ripido muro che curva leggermente a sinistra, dove si trova un secondo tratto lungo e pendente. Quindi, la pista spiana per qualche metro fino a presentare un ultimo bellissimo muro che scende a picco sulle seggiovie Paradiso e Ferrari.
La Paradiso porta del “Paradiso Unesco”. Infatti, permette di sciare proprio intorno all’icona dolomitica più fotografata al mondo, nel bel mezzo di un territorio “Patrimonio Naturale dell’Umanità”.
www.passorolleonline.com



Pubblicato il 24 ottobre 2017
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