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Palazzo Grillo, un gioiello in più per la città di Rovereto

Notizia segnalata da Comune di Rovereto
- (Foto dal sito ufficiale)
- (Foto dal sito ufficiale)
Il Sindaco Francesco Valduga ha presentato i dettagli relativi alla acquisizione di Palazzo Betta Grillo

IL SINDACO VALDUGA: “PALAZZO GRILLO E' PER NOI UNA PRIORITA': ARRICHIRA' IL PERCORSO CULTURALE CHE STIAMO VALOIZZANDO DA NORD A SUD DELLA CITTA'.

Una targa per ricordare la donatrice. Due gli atti che portano tecnicamente alla acquisizione: una donazione dell'erede dei Grillo e un'acquisto da parte del Comune delle pertinenze.


“E' un momento importante perché si chiude una partita che va avanti da 12 anni, e in questi 12 anni più amministrazioni si sono succedute, una partita che riusciamo a chiudere perché - come noto - sono stati messi a disposizione dei Comuni 70 milioni da parte della Provincia di spazio finanziario cioè la possibilità di spendere l'avanzo economico”. Così il Sindaco Francesco Valduga a commento della operazione di acquisizione di Palazzo Betta Grillo nel corso di una conferenza stampa in cui oggi sono stati resi noti i dettagli dell'operazione: una donazione per un importo di circa 3 milioni e 400 mila euro da parte della erede dei Grillo e un acquisto da parte del Comune per 819.000 euro delle pertinenze esterne. “Abbiamo accolto con molto favore questa possibilità data dalla Provincia di spendere soldi, che peraltro sono dei Comuni – ha proseguito Valduga - ed abbiamo messo in campo una manovra approvata alla fine di giugno con una variazione di bilancio che ci porterà ad acquisti e opere pubbliche per 5 milioni 400.000 euro. L'acquisizione di Palazzo Grillo - che per noi è una priorità – è stata inserita in quella manovra perché per il Comune era importante poterlo acquisire prima di tutto per la sua valenza storico artistica ed architettonica e poi perché va a costituire un ulteriore e importante elemento nel patrimonio comunale ai fini della valorizzazione di Rovereto. In questo Palazzo si esprime infatti la natura di Rovereto. Spesso abbiamo parlato di vocazioni di questa città, tra formazione e cultura, e con questo palazzo vediamo come già storicamente ci fosse questo tipo di apertura: palazzo Grillo è un simbolo di come le famiglie roveretane sapevano aprirsi al mondo. Era quindi importante nella visione della città e dei percorsi, acquisire questo palazzo che permette un ulteriore tassello lungo quel percorso culturale che noi abbiamo immaginato dal nord verso sud, che parte dagli istituti scolastici e dall'università e prosegue verso Biblioteca, Mart, Teatro per arrivare attraverso le piazze e le vie del centro storico verso Palazzo Pretorio, il Castello con il Museo della Guerra, Casa Depero e la futura quadreria comunale a palazzo Sichardt, e infine verso Santa Maria, e più in là ancora verso la filanda Bettini di cui - ricordo - abbiamo acquisito una importante parte storica. Tutto questo ci permette di immaginare un percorso per la comunità, in cui palazzo Grillo si inserisce a pieno titolo e che vedrà il Museo della Guerra scendere sul ponte Forbato con la ex-caserma della Guardia di Finanza, ma anche di valorizzare un contesto dove si è già agito con la ristrutturazione della chiesetta di Sant'Osvaldo e la fruibilità dello stesso giardino. Dunque un percorso importante. Ma qui oggi, voglio anche evidenziare la necessità di dare evidenza e importanza alla filantropia espressa dall'erede, la professoressa Grillo. Ci sembra importante che si possa riconoscere la sua disponibilità, manifestata da molti anni, quando proponeva di fare in modo che questo palazzo fosse nella disponibilità della comunità. Credo che in un'epoca come la nostra vada colto il potere delle esempio di una persona che sa lavorare a favore della comunità, per la comunità, prima ancora che non per il suo proprio personale interesse. Un potere che non dobbiamo sottacere e che dobbiamo cercare di esprimere in tutta la sua forza sperando che possa innescare anche una sorta di effetto domino, non tanto e non solo nella possibilità di donare le proprie proprietà (capisco che ognuno lo può fare in misura di ciò che effettivamente possiede), ma come atteggiamento di attenzione verso cultura e istruzione, verso la Città. Questo potere dell'esempio vorremo testimoniarlo attraverso atti formali. Uno lo faremo a settembre prossimo attraverso una consegna ufficiale del Palazzo e anche una intitolazione della sala principale alla professoressa Grillo. Poi proseguiremo un dialogo che abbiamo già avviato con la Provincia rispetto anche al veder riconosciuta questa liberalità attraverso altri atti concreti che potranno essere magari l'attivazione di borse di studio o percorsi scientifici da fare insieme al Museo Civico cioè tornando anche all'ipotesi originaria che la professoressa Grillo aveva espresso a suo tempo ovvero: cedere il palazzo ad una cifra simbolica, metterlo in solida mano pubblica, per ritornare alla comunità parte del ricavato attraverso azioni per i giovani  attraverso borse di studio. Nel corso degli anni questo non si era concretizzato quindi vogliamo con questa operazione esaudire anche il suo desiderio. Ecco quindi che  abbiamo un atto di donazione del palazzo e un acquisto da parte nostra delle pertinenze. Poi perfezioneremo nei prossimi mesi altre azioni, oltre all'atto formale che compiremo a settembre con la targa al piano nobile che ricordi la generosità della donatrice” ha concluso il Sindaco che ha quindi lasciato all'Assessore Maurizio Tomazzoni illustrare i pregi del palazzo riconoscendo che giù in precedenti amministrazioni da assessore aveva seguito i primi passi delle trattative “ ed ha ora il privilegio e il merito di aver condotto in porto questa acquisizione”. A tal riguardo il Sindaco in apertura de suo intervento aveva ringraziato anche i dirigenti che in questi 12 anni, su più amministrazioni, hanno con continuità portato avanti da un unto di vista tecnico i contatti ovvero il dirigente del servizio territorio ing. Campostrini e del Servizio Patrimonio dr. Festi. Erano presenti alla conferenza stampa  il procuratore della prof.ssa Grillo, dr. Marco Frinsinghelli, che ha ripercorso le tappe delle trattative negli anni ricordando l'accelerazione degli ultimi due anni e l'ingegner Andrea Frisinghelli che è autore di un libro storico sui tesori del palazzo di cui ha dato ha dettagliata descrizione.



Pubblicato il 21 agosto 2017
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