Dimensione terrena e ultraterrena: agli oggetti della devozione popolare il compito di aprire un varco
Alle generazioni nate fra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso è, in molti casi, ancora nota la supplica “Salve, Regina, Madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. …”. Che cosa esprimeva quell’umanità? Nella mostra allestita a Castel Ivano dal 16 marzo “The Uncanny Lens / La Lente Inquietante” dedicata ai lavori fotografici di Roger Ballen e Joel-Peter Witkin, curata da Fortunato d’Amico con la direzione artistica di Fulvio de Pellegrin e Paolo Dolzan, voluta fortemente dall’Amministrazione comunale, coordinata da Cristina Gatti, sarà presente anche il METS-Museo etnografico trentino San Michele con una piccola ma significativa sezione che illustrerà il significato degli oggetti della devozione popolare che affollano lo spazio pubblico, quello privato e persino quello intimo.
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https://www.museosanmichele.it