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Orchestra Haydn - Concerti straordinari diretti da Kent Nagano

- (Foto da comunicato / di A. Saito)
- (Foto da comunicato / di A. Saito)
[Fondazione Haydn di Bolzano e Trento / Comunicato stampa / Bolzano, 17 aprile 2024]

La Stagione Sinfonica 2023/2024 della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento / Direzione Artistica di Giorgio Battistelli.
Concerti del 18/04 (TRENTO) e 19/04 (BOLZANO) con la direzione di Kent Nagano con replica il 22 aprile al Teatro La Fenice di Venezia / musiche di Joseph Haydn e Ludwig van Beethoven.


Due concerti straordinari nei rispettivi auditorium di TRENTO, giovedì 18 aprile (ore 20.30) e di BOLZANO, venerdì 19 (ore 20), nell’ambito della Stagione Sinfonica di cui è Direttore Artistico Giorgio Battistelli, e un’importante trasferta fuori Regione lunedì 22 aprile (ore 20) al Teatro La Fenice di VENEZIA: Kent Nagano torna sul podio dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, dopo aver diretto lo scorso dicembre alcune pagine di Ligeti e Haydn. Nel corso dei tre concerti di cui il celebre direttore d’orchestra nippo-americano sarà protagonista, si ascolteranno la Sinfonia Concertante per oboe, fagotto, violino, violoncello e orchestra in si bemolle maggiore Hob. I: 105 di Joseph Haydn e la Sinfonia n. 2 in re maggiore, op. 36 di Ludwig van Beethoven. Solisti nella Sinfonia Concertante di Haydn: Gianni Olivieri (oboe), Flavio Baruzzi (fagotto), Marco Mandolini (violino) e Luca Pasqual (violoncello), tutti prime parti della stessa Orchestra.

Imprevedibile e capricciosa ma al contempo ingegnosamente disposta in una perfetta architettura, la Sinfonia concertante di Haydn aprirà la locandina affidata alla direzione di Kent Nagano. Nata per i concerti organizzati dal violinista e impresario Johann Peter Salomon a Londra, la Concertante riscosse un notevole successo fin dalla prima esecuzione, al punto da essere riprogrammata altre due volte nella stessa stagione. Il merito sta senz’altro nella sagace scrittura di colui che era ormai riconosciuto dai più come il massimo compositore europeo, ma anche nelle parti virtuosistiche destinate agli interventi solistici.

Se la Sinfonia concertante nasce in un momento di particolare felicità di Haydn, tutt’altro è il contesto da cui prende forma la Seconda Sinfonia di Beethoven. La Sinfonia è stata in gran parte composta ad Heiligenstadt, un nome diventato celebre per la lettera manoscritta passata alla storia sotto il nome di “testamento di Heiligenstadt”, in cui Beethoven annuncia ai fratelli la propria disperazione per la sordità incipiente. La lettera, mai spedita, fu scoperta in un cassetto solo dopo la morte del compositore, gettando una nuova luce sui mesi in cui Beethoven scriveva la sua Seconda Sinfonia. Il re maggiore di impianto e una superficie allegra e spigliata non devono dunque trarre in inganno: fin dal primo accordo è chiaro che siamo qui ai confini della sinfonia classicamente intesa. Beethoven tende al massimo i contrasti, dilatando e intensificando il materiale al punto da inquietare i suoi contemporanei, che contestavano l’eccessiva elaborazione e lo slancio furibondo che questa Sinfonia riesce a raggiungere. Siamo nel 1802, d’altronde, la Sinfonia Eroica è dietro l’angolo e così la grande rivoluzione che Beethoven imprimerà alla musica tutta.

Kent Nagano è considerato uno dei migliori direttori d’orchestra in attività sia nel repertorio operistico che in quello concertistico. Dalla stagione 2015/16 è direttore musicale generale e direttore principale dell’Opera di Stato di Amburgo e direttore musicale generale dell’Orchestra Filarmonica di Stato di Amburgo. È stato anche direttore musicale dell’Orchestre Symphonique de Montréal, dal 2006 al 2020, e ne è stato nominato direttore onorario nel febbraio 2021. Dal 2006 è direttore onorario della Deutsches Symphonie-Orchester Berlin e dal 2019 direttore onorario di Concerto Köln, orchestra specializzata nella prassi esecutiva storica. Nel corso della sua brillante carriera Kent Nagano ha registrato per numerose etichette discografiche, fra le quali Decca, Sony Classical, Erato, Teldec, Pentatone, Deutsche Grammophon e Harmonia Mundi. Tra le sue collaborazioni in ambito contemporaneo, va segnalata quella con Frank Zappa, in occasione della registrazione con la London Symphony Orchestra di alcune composizioni dello stesso chitarrista americano.
Nelle ultime stagioni dell’Orchestra Haydn, Kent Nagano ha diretto La Creazione, la Sinfonia n. 45 "Degli Addii" e Le ultime parole di Cristo sulla Croce di Haydn, oltre a composizioni di autori contemporanei, da Gubajdulina a Ligeti.

Gianni Olivieri è nato a Siena nel 1965 e si è diplomato all’Istituto Luigi Boccherini di Lucca con Angelo Bianchi, perfezionandosi con Pietro Borgonovo presso la Scuola di Musica di Fiesole, con Paolo Pollastri e con Hansjörg Schellenberger all’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Dal 1991 al 1993 ha suonato ne I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Dal 1997 è primo oboe dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

Flavio Baruzzi, nato a Milano nel 1972, si è diplomato sotto la guida di Evandro Dall’Oca presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” della sua città. Dal 1993 al 1999 è stato primo fagotto dell’Orchestra Verdi di Milano, collaborando anche con le Orchestre del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro alla Scala di Milano e del Teatro La Fenice di Venezia, nonché con i Wiener Philharmoniker. Come prima parte ha suonato sotto la direzione di Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti e Georges Prêtre. Dal 2000 è primo fagotto dell'Orchestra Haydn.

Nato a Montréal nel 1968, Marco Mandolini ha studiato presso il Conservatorio della sua città con Johanne Arel e Raymond Dessaints, diplomandosi in violino e in musica da camera. Premiato in vari concorsi nazionali, ha ottenuto borse di studio in Canada e in Olanda. Nel ruolo di Spalla dei primi violini ha collaborato con numerose orchestra. Suona con l’Orchestra Haydn dal 1997, sia come solista che come primo violino concertatore.

Luca Pasqual è nato a Ferrara e ha studiato violoncello con Emiliano Emiliani, Marco Boni, diplomandosi a Milano nella classe di Rocco Filippini e perfezionandosi con Franco Rossi, Yo Yo Ma e all'Accademia Stauffer di Cremona. Ha fatto parte de I Solisti Veneti e della European Community Young Orchestra. Già vincitore di premi in alcuni importanti concorsi nazionali, nel 1991 vince il concorso da primo violoncello nell'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

Info&Tickets:
www.haydn.it



Pubblicato il 18 aprile 2024
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