di Paul Schrader, Usa/Ger 2009, 106'.
Nella Germania degli Anni Venti Adam Stein era stato una star del Cabaret e conduceva una vita agiata con la moglie e due figlie. Aveva però un problema: era ebreo. Oggi, Anni Sessanta, Adam è un sopravvissuto all'Olocausto che viene temporaneamente accolto presso una struttura sanitaria collocata nel bel mezzo di un deserto israeliano. Vi si curano (o si tenta di curare) pazienti che hanno subito gravi traumi. Come lo stesso Adam che era stato costretto dal comandante Klein a comportarsi come un cane e che ora si ritrova a tentare di aiutare un bambino che cammina a quattro zampe e abbaia.
Paul Schrader, regista e sceneggiatore, non ha mai abbandonato la scelta della visionarietà nelle sue opere. Sostenuto da Jeff Goldblum al massimo del suo istrionismo, affronta il tema della Shoah tratteggiando la figura di un uomo che fa della rappresentazione il suo punto di forza, proprio perché nel passato questa lo ha precipitato nell'abisso.