Un film di Giuseppe De Santis. Con Andrea Checchi, Riccardo Cucciolla, Raffaele Pisu, Tatiana Samojlova, Arthur Kennedy (Drammatico, b/n durata 146' min. - Italia 1964).
Forse il più bello dei film di Giuseppe De Santis. Praticamente è l'ultimo, poi l'oblio di un regista italiano che è uno dei padri del neorealismo, ma troppo sottovalutato. Una sintesi di tecnica, poesia e politica. Immagini epiche che descrivono la tragedia delle truppe italiane nella campagna di Russia.Titolo russo: Oni shli na Vostok; titolo inglese: Italiano brava gente e anche Attack and Retreat (156'). Le vicende di un reggimento italiano, con soldati provenienti da diverse regioni, sul fronte russo: l'avanzata nel 1941, i difficili rapporti con gli alleati tedeschi, la disastrosa ritirata nell'inverno del 1942-43. Girato sui fiumi Don e Bug, in Bessarabia, a Odessa e a Dniepropetrovsk. De Santis persegue la sua idea di cinema popolare, ricorrendo all'impiego dei generi (commedia dialettale compresa) e delle regole per piegarli in senso ideologico e didattico: l'internazionalismo, la divisione per classi e non per nazionalità, l'antieroismo, la solidarietà tra russi e italiani poveri, la denuncia dell'assurdità della guerra. Narrazione rapsodica attraverso quadri ed episodi corali, di un'epica "bassa" impregnata di una costante vena "malincomica" con una pittoresca galleria di personaggi e di macchiette tra cui bisogna citare almeno il tenente medico napoletano di Falk, l'antifascista meridionale di Cucciolla, il contadino emiliano di Prygunov.