Regia: Giorgio Diritti. Con: Maya Sansa, Alba Rohrwacher, Eleonora Mazzoni, Diego Pagotto.
Uno degli episodi più gravi per dimensioni emodalità è stata la strage di Marzabotto, dove per mano di soldati tedeschi e SS in pochi giorni vennero trucidate circa 770 persone. Non era facile raccontare l’immonda carneficina di Marzabotto senza scivolare nel sentimentalismo e nella retorica: Giorgio Diritti vi è riuscito realizzando conL’uomo che verrà un’opera densa, morale,di cordoglio e di testimonianza,commovente senzamai essere ricattatoria. La storia è quella di Martina, unica figlia di una povera famiglia di contadini, che, anni prima, ha perso un fratellino e da allora ha smesso di parlare. La mamma rimane incinta e Martina vive nell’attesa della nascita. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il bambino viene alla luce,ma le SS scatenano il rastrellamento, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto. Martina sopravvive, salva il fratello neonato (eccolo, L’Uomo che verrà), lo riporta con sé al casale ormai vuoto e comincia a cantare.