Il Festival CinemaZERO giunge all’undicesima edizione confermando e rafforzando la formula dello scorso anno: un denso programma di ben quattro giorni che offre due concorsi di cortometraggi, approfondimenti e medio e lungometraggi di autori internazionali, alcuni dei quali mai presentati in Italia.
Tre i filoni principali di questa edizione, che per alcuni autori o film si incrociano, offrendo una visione sfaccettata e ricchissima di tutto quanto può essere considerato “cinema zero” oggi, rispetto a quanto accade nell’attualità della produzione cinematografica ma anche a un’eredità che è ancora possibile raccogliere dal passato. I tre filoni sono il video-diario d’autore, il found footage (ovvero fare film montando materiali girati da altri) e lo smartphone filmmaking (girare film con lo smartphone): tre filoni presentati sia nella propria attualità che attraverso grandi maestri e pionieri del passato come Chris Marker e Baruchello e Grifi.
Il concorso principale vede in competizione 16 opere scelte fra le 656 pervenute da tutto il mondo e capaci di comporre un affresco estremamente significativo di cosa sia oggi il cinema iper-indipendente e autonomo. Oltre al concorso principale si segnala anche il progetto/concorso SguardoZERO, per 8 film di massimo 5’ prodotti da autori under 30 in collaborazione con il festival.
Le quattro giornate del Festival CinemaZERO si terranno a Sanbàpolis e sono a ingresso gratuito.
Programma in sintesi:
Giovedì 29 novembre
20.45 | Sans Soleil (1982, 110’), di Chris Marker: Una donna legge e commenta le lettere che riceve da un amico cameraman, il quale si interroga sul senso della rappresentazione del mondo di cui egli è l’inarrestabile strumento, e sul ruolo della memoria che contribuisce a costruire. Un documentario anomalo, che è insieme un video-diario di viaggio, una storia di finzione proiettata nel futuro e una riflessione sull’immagine.
Venerdì 30 novembre
18.00 | Tarnation (2004, 91’), di Jonathan Caouette: Autoritratto, video-diario, cronaca di una malattia: Caouette filma da quando aveva 11 anni, con tutti i mezzi a propria disposizione, la sua vita e quella della sua famiglia. Un’infanzia e un’adolescenza complicate, la schizofrenia della madre e i trattamenti di elettro-shock a cui è sottoposta, sono raccontate con coraggio e con uno sguardo che, benché carico di dolore, non rinuncia mai ad essere personale e a osare sul piano visivo.
20.00 | Backstage spuntino (spazio di incontro e confronto, con proiezioni, cibo e bevande).
20.45 | FCZ2018: Opere in concorso (blocco 1): Le migliori fra le 656 opere iscritte da tutto il mondo si contendono il premio della giuria e il premio del pubblico in sala. Film entro i 20’ di durata, con temi, linguaggi e gradi di sperimentalità differenti, uniti sotto l’idea di “cinema zero”, fatti con poco e da poche persone; film autonomi, liberi.
| SguardoZERO 2018: Opere in concorso (blocco 1): 8 film di massimo 5’ prodotti da autori under 30 in collaborazione con il Festival CinemaZERO.
Sabato 1 Dicembre
16.00 | Vagrant Holiday II (2018, 46’), di Unknown Author: Un tutorial per viaggiatori squattrinati? Un diario di viaggio punk? Un film d’avventura in soggettiva? “Vagrant Holiday II” non è niente di tutto questo, o forse è tutto questo insieme. Il suo autore (di cui non si conosce l’identità) mostra in soggettiva la propria sfida: viaggiare per l’Europa senza mai spendere soldi per dormire, mangiando i cibi più economici che trova, girovagando ed entrando dove l’accesso sarebbe vietato.
17.00 | La verifica incerta (1964, 35’), di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi: La distruzione e il rimontaggio dissacrante di 150 mila metri di pellicola, cioè di 47 film di consumo degli anni Cinquanta e Sessanta (per lo più cinemascope commerciale americano), acquistati come rifiuti destinati al macero. Proiettato per la prima volta a Parigi, nel maggio del 1965, presentato da Marcel Duchamp, cui era dedicato, davanti a un pubblico d'eccezione (Man Ray, Max Ernst, John Cage, entusiasta della colonna sonora).
A seguire: Focus Found Footage Film a cura di Alberto Brodesco: Fare film con gli spezzoni, i residui, gli scarti di altri film nell’era di YouTube.
18.15 | Fraud (2016, 52’), di Dean Fleischer-Camp: Come dei filmini di famiglia trovati su YouTube possono diventare una storia dai risvolti inaspettati solo attraverso il (ri)montaggio. Un film che ha fatto molto parlare di sé e che costringe lo spettatore a interrogarsi sulla “verità” dell’immagine e sulla sua manipolazione. Un progetto unico nel suo genere, che al FCZ sarà proiettato per la prima volta in Italia.
19.15 | La buona novella (2018, 15’), di Sebastiano Luca Insinga: Quando il clima nel mediterraneo ritorna mite, barche cariche di migranti partono dalle coste dell’Africa e dell’Asia cercando di raggiungere l’Europa, la “terra promessa”. Una notte d’estate, Bochra arrivò su una spiaggia della Sicilia con oltre 130 persone a bordo. Tutte presto fuggirono. E Bochra rimase sola nel limbo tra mare e terra… fino all’arrivo dei turisti.
20.00 | Backstage spuntino (spazio di incontro e confronto, con proiezioni, cibo e bevande).
20.45 | FCZ2018: Opere in concorso (blocco 2): Le migliori fra le 656 opere iscritte da tutto il mondo si contendono il premio della giuria e il premio del pubblico in sala. Film entro i 20’ di durata, con temi, linguaggi e gradi di sperimentalità differenti, uniti sotto l’idea di “cinema zero”, fatti con poco e da poche persone; film autonomi, liberi.
| SguardoZERO 2018: Opere in concorso (blocco 2): 8 film di massimo 5’ prodotti da autori under 30 in collaborazione con il Festival CinemaZERO.
Domenica 2 Dicembre
16.00 | Big Steps (2018, 6 corti documentari), a cura di Hot Docs (Toronto, Canada) Il più importante festival di documentario del Nord America ha invitato sei autori a realizzare brevi documentari con uno smartphone. Il FCZ, in collaborazione con il festival canadese, proporrà per la prima volta in Italia questi sei film.
17.00 | Tangerine (2015, 88’), di Sean Baker: Sin-Dee e Alexandra sono due prostitute transgender a Los Angeles: l’una è appena uscita dal carcere e deve trovare il suo fidanzato-protettore, che pare le sia stato infedele, l’altra si esibisce come cantante in un locale e spera di avere un pubblico numeroso. Un film tutto girato con lo smartphone, un vero e proprio cult della recente produzione cinematografica americana underground.
18.45 | La Jetée (1962, 28’), di Chris Marker: “Questa è la storia di un uomo segnato da un’immagine dell’infanzia”. Il capolavoro di Marker non si può raccontare: film fatto di fotografie, opera insuperabile di fantascienza metafisica, riflessione sulla memoria e sul tempo. Nel 1995 Terry Gilliam ne ha fatto il remake titolato “L’esercito delle 12 scimmie”.
19.20 | SguardoZERO 2018: Finale: Nuova proiezione (e nuova votazione) dei 2 film più votati di venerdì e dei 2 film più votati di sabato, per l’assegnazione finale dei premi.
20.00 | Backstage spuntino (spazio di incontro e confronto, con proiezioni, cibo e bevande).
20.45 | What Is This Film Called Love? (2012, 82’), di Mark Cousins: Qualche giorno da trascorrere a Città del Messico, nessun piano concreto, una piccola videocamera a disposizione e un budget di 10 sterline: è quanto basta al regista, autore e critico cinematografico Mark Cousins (The Story of Film) per rendere omaggio alla leggenda del cinema sovietico Sergei Eisenstein. Un video-diario poetico e personale, e al tempo stesso erudito e ricco di riferimenti alla storia del cinema, con cui Cousins si imbarca in un’odissea libera e associativa che ragiona sull’estasi, l’amore e la natura della felicità.
A seguire: Premiazioni FCZ2018 e Sguardo ZERO 2018.
Proclamazione dei vincitori dei diversi premi dei due concorsi del FCZ2017.
Informazioni:
www.facebook.com
www.festivalcinemazero.it
Evento segnalato da Opera Universitaria di Trento