Teatro a Castel Pergine.
Regia di Annalisa Morsella, drammaturgia di Alberto Frapporti.
Con: Alessio Dalla Costa, Annalisa Morsella, Giuseppe Amato.
Produzione Emit Flesti.
Costumi Nadia Simeonova.
Aiuto regia Giulio Macrì.
Jacopo Aconcio, giurista, teologo e ingegnere nato nel ‘500 ad Ossana, percorre la propria epoca come un esule senza patria né il conforto di una delle tante chiese nate in seguito allo scisma luterano.
Il sogno di Jacopo diventa così il viaggio attraverso la propria vita, ma il presente in cui si trova non è più quello della Riforma protestante, del Concilio di Trento, delle lotte religiose e della Santa Inquisizione.
La sua è un’intima ricerca della Verità, vagando in uno sterminato spazio senza luogo e senza tempo, probabilmente al limitare della sua vita o già oltre, quando fare i conti col proprio passato può essere tardivo e non privo di rimpianti, oppure l’occasione per rinnovare le proprie convinzioni.
Il suo peregrinare lo porterà a confrontarsi con due personaggi allegorici, agli antipodi tra di loro per caratteristiche e obiettivi, che lo incalzeranno con modalità e intenti diversi. Alla loro ostentata sicurezza, Jacopo opporrà dialettica, tolleranza e, soprattutto, la sua unica certezza, la sua sola coerenza: il dubbio. Queste caratteristiche hanno reso per certi versi peculiare il suo pensiero nel secolo XVI e in quello successivo, mentre contribuiscono a fare di Aconcio un personaggio di straordinaria attualità.
Informazioni:
www.castelpergine.it
www.emitflesti.it
Evento segnalato da Emit Flesti