Giovedì 18 ottobre all'auditorium del Conservatorio Bonporti lo spettacolo «Il problema» della Compagnia dei Teatri di Bari (menzione speciale della giuria del Premio Platea 2016) chiude il mese di iniziative promosse dal Centro di ascolto Alzheimer per sensibilizzare sul tema della malattia di Alzheimer. La regia è di Teresa Ludovico, la drammaturgia di Paola Fresa, in scena Michele Cipriani, Paola Fresa, Teresa Ludovico, Marco Manchisi. Inizio alle ore 20.30, ingresso libero.
In un interno domestico padre, madre e figlia si trovano a dover a affrontare un problema: l’arrivo inaspettato di una malattia incurabile che colpisce il padre: l’Alzheimer. Il testo è costruito come una sequenza ininterrotta di accadimenti, dove la narrazione è affidata all’esclusiva rappresentazione dei fatti. Nel precipizio della memoria che è la sindrome di Alzheimer, la scrittura non risparmia ai suoi personaggi continui inciampi tragicomici. Così, in una corsa contro il tempo, tra rifiuto del «Problema» e silenziosa resistenza al dolore, tra notti insonni e vagabondaggi notturni, tra surreali partite a carte e mancati riconoscimenti, nel sovrapporsi di passato e presente, dove il confine fra realtà e immaginazione diventa labile, madre e figlia si ritroveranno unite nell’impresa di trattenere il ricordo di sé nella mente del padre.
«Il problema», in concorso al Premio Platea 2016, è stato valutato tra le migliori 21 opere su un totale di 504 e ha ricevuto una menzione speciale della giuria, composta da Roberto Alajmo (scrittore e giornalista, direttore del Teatro Biondo di Palermo), Mauro Bersani (editor della Einaudi, direttore della collana Collezione di teatro), Antonio Calbi (direttore del Teatro di Roma), Patrizia Coletta (direttore della Fondazione Toscana Spettacolo, rappresentante A.R.T.I.), Massimo Ongaro (direttore del Teatro Stabile del Veneto), Amedeo Romeo (regista e scrittore, direttore del Teatro della Tosse di Genova), Andrée Ruth Shammah (regista, direttore del Teatro Franco Parenti). La motivazione: «Con “Il problema” Paola Fresa mette in scena la malattia di Alzheimer in maniera tanto più drammatica quanto più la scrittura dell’autrice sa essere misurata e precisa, teatralmente implacabile, rifuggendo da ogni patetismo». La giuria ha rilevato che la rosa dei quattro testi selezionati si compone di tre opere ispirate a copioni della tradizione e al mito, mentre la quarta a ronta una delle malattie che più segnano il nostro tempo, scritto, forse non a caso, da una donna.
Informazioni:
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Evento segnalato da Comune di Riva del Garda